Belen: "Corona 're' delle buste di contanti". Lui si infuria con la Gdf

Video
Belen Rodriguez è arrivata al Tribunale di Milano per testimoniare al processo a carico di Fabrizio Corona per la vicenda del 2,6 milioni di euro in contanti ritrovati in parte in Austria, in parte nel controsoffitto della sua collaboratrice Francesca Persi (anche lei imputata). Questa mattina all'arrivo della Rodriguez, che indossa una maglietta bianca, dei jeans e delle scarpe rosse, una folla di fotografi, cameramen e giornalisti.

La showgirl è stata citata come teste, davanti al collegio presieduto da Guido Salvini, dalla difesa dell'ex 're dei paparazzi' per deporre sulla disponibilità di denaro contante dell'ex agente fotografico negli anni 2008-2012, ossia anche nel periodo in cui i due hanno avuto una relazione. Tanto che lo stesso Corona, seguendo la sua linea difensiva, in dichiarazioni spontanee in una delle scorse udienze aveva raccontato che quei 1,7 milioni di euro in contanti trovati in un controsoffitto venivano «tutti da serate, campagne pubblicitarie e lavoro e li ho fatti tra il 2008 e il 2012». E, in particolare, «li ho fatti nel 2009 - ha aggiunto - quando con Belen Rodriguez siamo diventati una coppia mediatica eccezionale, come Bonnie e Clyde eravamo, tutto quello che toccavamo diventava oro».
 
 

"SIGNORE DELLE BUSTE DI CONTANTI" «Fabrizio Corona è il signore delle buste di contanti, se Fabrizio non aveva una busta con 10 mila euro nella tasca della giacca non era tranquillo, lui era fissato con i contanti, usava sempre le buste anche al ristorante, ogni volta che salivo in macchina c'erano buste». Così, sul tracciato della linea difensiva, Belen Rodriguez, testimoniando nel processo all'ex 're dei paparazzi', ha raccontato la quantità di denaro che arrivava in mano 'cash' al suo ex fidanzato.

La showgirl, tra l'altro, dopo aver riservato sguardi, sorrisi e saluti con una mano all'ex agente fotografico, prima e dopo la deposizione, ha anche detto che nel periodo in cui avevano un relazione, tra il 2009 e il 2012, «eravamo ben pagati tutti e due, eravamo una coppia esplosiva». Ha iniziato la testimonianza dicendo di essere «molto agitata» e poi si è anche un po' commossa quando ha raccontato che «anche Fabrizio ogni tanto crollava, perché aveva paurissima che lo venissero a prendere per portarlo dentro».

All'inizio della testimonianza, durata un quarto d'ora circa, a Belen che spiegava di essere «agitata» e cercava di prendere fiato, il presidente del collegio Guido Salvini ha detto che certamente «essere ad un processo è diverso, anche se una persona è abituata a stare in pubblico». E poi sempre il giudice le ha fatto presente che la frase, tanto contestata da Corona ma detta da lui stesso nelle scorse udienze, su loro due come «Bonnie e Clyde», era «una frase metaforica, per indicare una coppia famosa, come Vittorio Gassman e Monica Vitti».

All'inizio Belen (in aula c'era anche l'attuale fidanzata dell'ex agente fotografico, Silvia Provvedi, oltre a tantissimo pubblico) ha raccontato di aver iniziato a frequentare Corona, con cui poi ha convissuto fino alla primavera 2012, «dopo che sono uscita dall'Isola dei Famosi». Poi la deposizione della teste - citata dalla stessa difesa che punta a dimostrare che la vicenda dei 2,6 milioni di euro in contanti è al massimo un problema fiscale (è accusato invece anche di intestazione fittizia di beni e violazione delle norme sulle misure di prevenzione) - è virata subito sui soldi 'cash'. «So che lui guadagnava tantissimi soldi - ha detto la soubrette - ma sono fatti suoi. Fabrizio è il signore delle buste di contanti, ogni volta tornava a casa con le buste, aveva una carta di credito ma non la usava mai». E ancora: «Ho sentito dire parecchie volte dai suoi collaboratori, da un tale 'José', che aveva soldi nascosti ma non mi metteva mai nella situazione di sapere quanti e dove li tenesse». E, ha aggiunto, «quando ho saputo degli 1,7 milioni di euro nel controsoffitto non mi sono stupita».

Alle domande di precisazione che le hanno fatto il giudice Salvini e il pm Alessandra Dolci, dopo quelle del legale Ivano Chiesa, Belen ha detto: «Io presumevo li nascondesse e poi se uno ha soldi in nero non è che li tiene nelle cassette di sicurezza, ma li nasconde in casa, poi lui che era sempre sotto controllo ...». Ha anche spiegato che quando stavano insieme «rendevamo di più come guadagni se facevamo eventi separati dove ognuno guadagnava il suo, abbiamo fatto solo 4 o 5 eventi assieme, uno in una gelateria a Napoli, ad esempio». Nelle deposizione spazio, infine, anche ad un momento di commozione per Belen: «Una volta eravamo alle Maldive - ha raccontato - e lui ha avuto un attacco di panico e siamo arrivati in ospedale con una barca o un elicottero, non ricordo bene. Una volta poi - ha concluso - eravamo nel letto a dormire ed è scoppiato a piangere, aveva paurissima che lo venissero a prendere. Lasciava sempre i suoi problemi fuori casa, ma ogni tanto crollava». 

"L'HO VISTO BENE, CE LA FARÀ" «L'ho visto bene». Così Belen Rodriguez risponde a chi le chiede un commento sulle condizioni di Fabrizio Corona, dopo avere testimoniato a Milano nel processo a carico dell'ex agente fotografico per i 2,6 milioni di euro ritrovati in parte in Austria, in parte nel controsoffitto della sua collaboratrice Francesca Persi, anche lei imputata. A chi le chiede se Corona, presente in aula durante la sua deposizione, 'ce la farà' a uscire da questa situazione (l'ex paparazzo è in carcere dall'ottobre scorso), lei risponde: «Lo spero». Sui soldi in contanti al centro dell'indagine, la Rodriguez non commenta. «Ho già spiegato in aula», conclude. Poco dopo, rivolgendosi ai cronisti e ai fotografi che continuavano a presidiare l'uscita del Palazzo di Giustizia, ha detto irritata: «Non capite proprio che uno possa essere provato».

E LUI SBATTE I PUGNI: "INDAGATE SULLA FINANZA" «Questo è un processo basato sui pregiudizi. Un generale della Gdf diceva al bar 'per quel coglione di Corona prendiamo la chiave e la buttiamo vià prima del mio arresto. Dovrebbero indagare su questo». Così Fabrizio Corona, prima della deposizione di Belen Rodriguez, è 'esplosò, e non per la prima volta, sbattendo i pugni sul banco nel processo milanese che lo vede imputato per quei 2,6 milioni di euro trovati in Austria e in parte anche in un controsoffitto. Il presidente del collegio Guido Salvini lo ha subito ripreso dicendogli: «Corona la ammonisco, non continui e non si faccia espellere».

Poco prima un teste, citato dalla difesa, aveva detto di aver sentito a fine settembre, prima che Corona venisse arrestato, alcune persone, «dei finanzieri», discutere nel suo «bar di famiglia» del fatto che «a giorni l'avrebbero arrestato», riferendosi a Coronae «dicendo anche che era un 'buffonè, un 'pagliacciò». L'ex agente fotografico è intervenuto: «Era un generale della Gdf con 2 colleghi e il teste lo conosce, qua non ha il coraggio di dirlo, lo capisco».

«Ho sentito queste persone della Gdf che dicevano che sapevano che andavano ad arrestare Fabrizio - ha detto il testimone - erano in borghese, non le conoscevo, non sono mai più tornate nel mio bar, dicevano 'qualcuno gliela farà pagarè e hanno fatto anche un riferimento all'Austria». Il testimone, che Corona ha definito «un amico mio, uno mio fan, si veste come me», ha raccontato, poi, di essere andato in ufficio quel giorno dall'ex 're dei paparazzì per riferirgli quello che aveva sentito e lui «ha chiamato subito il suo avvocato, ma non è scappato».

Il pm Alessandra Dolci ha fatto notare che il teste all'inizio della sua deposizione «ha mentito dicendo che aveva sentito quel discorso in un bar del centro e poi ha detto di averlo sentito nel suo bar di famiglia». Al termine della deposizione Corona si è alzato per dire che «quello era un generale della Gdf con due colleghi in divisa, ma lui non ha il coraggio di dirlo e lo capisco». E poi ha iniziato a sbattere i pugni sul banco dicendo che la Procura «dovrebbe indagare su questo, su Sculli», il calciatore da cui avrebbe subito una tentata estorsione e su «Favoloso», il compagno dell'ex moglie Nina Moric che, a suo dire, avrebbe piazzato una bomba carta sotto casa sua il 15 agosto scorso. Favoloso verrà ascoltato nell'udienza del 23 maggio, quando si chiuderà l'esame dei testi della difesa e il dibattimento (poi gli interventi delle parti). Prima un'udienza il 16 maggio con altri testi della difesa. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Maggio 2017, 17:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA