Ragazzo geloso entra in casa della fidanzata da un'impalcatura e la prende a morsi

Ragazzo geloso entra in casa della fidanzata da un'impalcatura e la prende a morsi

di Francesca Piccioli
Botte, morsi, pugni, la corsa al pronto soccorso senza trovare la forza di denunciare. Poi, solo dopo poche ore, lui si reintroduce in casa e tornano percosse, schiaffi, colpi che le provocano traumi su tutto il corpo e il naso rotto. Ancora maltrattamenti su una donna, ancora violenza che avrebbe potuto trasformarsi in femminicidio, se la polizia non fosse prontamente intervenuta.

Ancora a Pescara. E solo poco a giorni dalla morte di Jennifer Sterlecchini uccisa la settimana scorsa dall’ex fidanzato Davide Troilo, di 32 anni, dopo una lite avvenuta nell’abitazione che i due condividevano fino a qualche giorno prima. Notte da incubo, quella tra venerdì e sabato a Pescara, per una giovane donna di 26 anni aggredita ripetutamente dal fidanzato trentacinquenne, M.F., che si è ripetutamente introdotto nell’abitazione della ragazza, al primo piano di una palazzina in pieno centro, in via Firenze, arrampicandosi su un’impalcatura. Decisiva la presenza dei poliziotti della Squadra Volante che sono intervenuti sul luogo per ben due volte.

Tutto è iniziato nella tarda serata, quando qualcuno ha notato un uomo che, salito su un ponteggio, tentava di introdursi in un appartamento dopo aver rotto un vetro, ed ha avvertito le forze dell’ordine. Subito sul posto, gli agenti della Volante trovano con M.F., una giovane donna in stato di choc, con ferite ed escoriazioni sul volto. Lei perde sangue all’orecchio sinistro e presenta un vistoso morso sul petto. Subito chiara la dinamica, evidenti le percosse. La ragazza chiarisce agli agenti di essere stata presa a pugni e morsi dal fidanzato - probabilmente per motivi di gelosia, spiega alla polizia - , ma decide di non sporgere denuncia. Chiede unicamente che il trentacinquenne venga allontanato dalla sua abitazione di via Firenze, poi viene accompagnata al pronto soccorso per ricevere le cure mediche.

Sono le tre, è notte fonda. La ventiseienne dimessa, esce dall’ospedale e torna a casa. Ma quando rientra nell’appartamento, di nuovo botte, schiaffi, spinte, ancora l’orco. Il fidanzato, infatti, si è furtivamente e nuovamente reintrodotto nell’abitazione arrampicandosi dalla stessa impalcatura. L’incubo riprende forma. Ancora una volta la polizia interviene con prontezza e tempestività e riesce ad entrare nella casa di via Firenze anche grazie all’estremo sforzo della ragazza che azione la maniglia della porta proprio mentre si consuma l’ennesima violenza. Lei presenta gravi traumi alla testa e la frattura del naso. La prognosi è di 20 giorni, salvo complicazioni, diranno i medici. Lui, M.F., tenta la fuga, ma viene rincorso e bloccato in strada dai poliziotti. Solo allora, dopo l’ennesimo pestaggio, la giovane donna, decide di denunciare il fidanzato, dichiarando alle forze dell’ordine di essere stata malmenata anche due settimane prima. M. F. è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ultimo aggiornamento: Domenica 11 Dicembre 2016, 12:38
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