Pesce pangasio, via dalle mense scolastiche e dai supermercati italiani: ecco perché

Pesce pangasio, via dalle mense scolastiche e dai supermercati italiani: ecco perché

di Luisa Mosello
È uno dei pesci più economici sul mercato ma presto potrebbe scomparire dai banchi delle nostre pescherie. Che diranno addio al Pangasio. Il motivo? L'alto livello di inquinamento delle acque in cui viene allevato. Che sono in Thailandia, in Cambogia nel Laos ma soprattutto nel delta del Mekong in Vietnam, fiume fra i più inquinati al mondo. Ecco allora che i suoi filetti finora molto usati nella ristorazione collettiva vengono bloccati. Ha già iniziato a farlo la Grande Distribuzione che ha deciso di chiudergli le porte. Come hanno deciso i punti vendita dell'Esselunga dove non può più mettere piede, anzi pinna. Così in quelli della catena Coop che li ha esclusi dai suoi prodotti a marchio.

Lo farà anche Carrefour che già ha provveduto allo stop in Belgio avvertendo che “gli allevamenti di pangasio avendo un forte impatto ambientale, una volta esauriti gli stock di questa specie, questo pesce non verrà più venduto“. Poi ci sono regioni come l'Emilia Romagna intendono toglierli del tutto dal menù delle mense scolastiche. Preferendo di gran lunga il pesce azzurro locale, dell'Adriatico.

Il pangasio è molto diffuso perché assai coveniente per via dei bassi costi di allevamento, per un'alta produttività (crescita rapida) e un'alta resa dell'animale (poco scarto e molta carne). Non di rado diversi esemplari vengono spacciati per altre specie ittiche più pregiate facendole pagare a peso d'oro.

Riceviamo e pubblichiamo da parte del gruppo Esselunga:
Precisiamo che Esselunga, per politica aziendale, nei sui 60 anni di attività non ha mai voluto commercializzare pangasio, né fresco, né congelato né come ingrediente.



Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Gennaio 2017, 15:14
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