"Questo manifesto offende la donna": polemiche,
ma il locale non cede. "Non la togliamo"

"Questo manifesto offende la donna": polemiche, ma il locale non cede. "Non la togliamo"
PESARO - «Una pubblicità orribile. Invito tutti i cittadini a inviare una segnalazione all'Aip (agenzia italiana pubblicità)». A mandare su tutte le furie la segretaria provinciale della Cgil Simona Ricci è per l'ennesima volta una pubblicità ritenuta lesiva della dignità della donna. Un noto locale dell'entroterra fanese (Il Tris) per promuovere la serata di apertura in programma sabato prossimo ha utilizzato manifesti e locandine con l'immagine di una ragazza seduta con le gambe divaricate che copre le parti "intime" con una potente cassa acustica e accanto lo slogan recita: "La musica che vibra". Apriti cielo. Sui social sono fioccati numerosi commenti di protesta contro l'immagine promozionale scelta dal locale di Schieppe di Orciano e su alcuni manifesti sparsi in giro per la provincia sono stati affissi cartelli bianchi con scritto "Questa pubblicità offende la donna". La segretaria della Cgil ha inviato anche una segnalazione all'Aip. «Una pubblicità terrificante - dice Simona Ricci - Ho già inviato la mia segnalazione all'agenzia apposita e invito tutti a farlo. Ci impegniamo tanto, anche nelle scuole, con campagne di sensibilizzazione sulle pari opportunità o con accordi istituzionali specifici. Poi però escono immagini di questo tipo e spazzano via tutto il lavoro fatto fino ad oggi».  Raggiunti telefonicamente i gestori del locale apprendono la notizia con molto stupore. «Non sapevo nulla di queste polemiche - dice Emanuele - Non mi sembra un'immagine offensiva. Non abbiamo utilizzato l'immagine di una donna nuda. Magari farò maggiore attenzione la prossima volta ma non la ritengo una campagna pubblicitaria offensiva. Togliere i manifesti? Impossibile. Non ci sono i tempi tecnici per stamparne di nuovi e promuovere l'apertura di sabato prossimo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Agosto 2016, 09:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA