"Era un cacciatore con un'etica rigorosa: per questo "scomodo""
«Era un cacciatore professionista ma cacciava solo ed esclusivamente capi destinati all'abbattimento - ha raccontato Bragagnolo - e non faceva sparare se non era sicuro che l'animale venisse abbattuto con un solo colpo. Aveva insomma delle regole ferree e una etica rigorosa, non era uno di quelli che speculava sulla caccia. Ai suoi dipendenti aveva anche dato abitazione, cure mediche, scuola garantita ai figli. L'Africa era casa sua e la rispettava in ogni modo». In virtù della sua lotta contro i cacciatori senza scrupoli potrebbe essere diventato, ha aggiunto Bragagnolo, «una persona scomoda». Massimiliano è invece descritto come «un ragazzo timido, introverso, tranquillo, che aveva fatto la scuola per diventare cacciatore professionista ma aveva ancora le idee confuse sul sul futuro».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Marzo 2016, 13:56
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