Combattente Isis pentita, l’imam veneto:
"Meriem rischia di morire due volte"

Combattente Isis pentita, l’imam veneto: "Rischia di morire due volte"

di Donatella Vetuli
PADOVA - Genitori barricati in casa, ad Arzergrande, la consegna è quella del silenzio. La figlia Meriem, 19 anni, fuggita in Siria per combattere con l’Isis, ha chiamato al cellulare un familiare, chiedendo aiuto: «Mi sono pentita - queste le sue parole - voglio tornare». Una telefonata intercettata dai carabinieri del Ros, dopo la quale è subito scattato il protocollo internazionale per tutelare la famiglia marocchina, contro cui potrebbe scatenarsi la reazione degli estremisti islamici. Uscire allo scoperto, stavolta, potrebbe pregiudicare le indagini per salvare Meriem. «Quella ragazza è in grande pericolo, non solo perché si troverebbe in Siria, ma uscire dai gruppi terroristici significa rischiare davvero la morte», afferma Kamel Layachi, imam della comunità islamica del Veneto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Febbraio 2016, 10:24
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