La rastrelliera cede, operaio di 28 anni muore
schiacciato: "Cranio fracassato"

La rastrelliera cede, operaio di 28 anni muore schiacciato: "Cranio fracassato"
Dramma mortale questa mattina alla De Lucchi Spa, azienda metalmeccanica di Trezzano Rosa, nel milanese. A perdere la vita è stato un operaio di 28 anni, residente in provincia di Bergamo, schiacciato da una rastrelliera staccatasi da un carro ponte. L'azienda è una zincheria, che dà lavoro a circa 50 persone, tra operai e impiegati.

La tragedia è avvenuta tra le 8.30 e le 9 di oggi, secondo la ricostruzione fornita dalla Fim Cisl. «Io ero in un altro reparto - spiega un lavoratore, alla De Lucchi da più di 30 anni -, ho sentito delle urla e sono subito corso. In quel momento nel reparto dell'incidente erano al lavoro una decina di persone. Il giovane era a terra, con un altro collega ho cercato di praticargli il massaggio cardiaco, ma è stato inutile. Aveva la testa fracassata. Mi è morto tra le mani». L'ambulanza è giunta dopo pochi minuti, ma i soccorritori non hanno potuto fare nulla, se non constatare il decesso.

La rastrelliera che ha investito il giovane pesa 17 quintali, è agganciata ad un carro ponte e viene utilizzata per trasportare il materiale da trattare nelle vasche dell'acido e dello zinco (zinco fuso a 480 gradi). Toccherà ora alle forze dell'ordine e all'autorità giudiziaria stabilire perché si è staccata ed è precipitata a terra da un'altezza di circa 3 metri.

«Il lavoratore deceduto - nota Andrea Ricci, operatore della Fim Cisl di Milano - era stato assunto meno di un mese fa, con un contratto a tempo, attraverso un'agenzia interinale. Proprio ieri c'era stata un'assemblea sindacale: i dipendenti dicevano di sentirsi sotto stress, per i tempi stretti di lavoro. Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità su questo caso, ma non bisogna mai abbassare la guardia sul tema della sicurezza. Le misure a tutela della salute non possono essere considerate un costo su cui risparmiare. È inaccettabile che avvengano ancora tragedie come questa. Ci stringiamo attorno alla famiglia del giovane».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Maggio 2016, 14:09
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