Ciro Esposito, svolta nelle indagini:
"De Santis fu accoltellato all'addome"

Ciro Esposito, svolta nelle indagini: "De Santis fu accoltellato"

di Davide Manlio Ruffolo
Daniele De Santis, l’ex ultras romanista, potrebbe essere stato vittima di un tentato omicidio. Questo il nuovo elemento, al vaglio degli inquirenti, che potrebbe portare ad ipotizzare il reato di tentato omicidio (in aggiunta alla rissa aggravata gi contestata) nei confronti dei tifosi napoletani ai danni dell’ex tifoso giallorosso.















Prima di procedere con una simile ipotesi, tuttavia, la Procura avrebbe deciso di nominare, nei prossimi giorni, un perito per valutare se «per Daniele De Santis sussistesse il pericolo di vita». Circostanza, quest’ultima, che potrebbe aprire le porte alla nuova ipotesi di reato per i tifosi partenopei ma che non farebbe cambiare di una virgola la posizione indagatoria dell’ex ultras romanista, accusato di omicidio volontario. A far scaturire la nuova pista investigativa sarebbero stati due eventi: la pubblicazione della perizia del Racis, avvenuta pochi giorni fa, e l’acquisizione della cartella clinica dell’ospedale Belcolle di Viterbo, nosocomio dov’è tutt’ora ricoverato, in attesa di essere operato, Daniele De Santis.



Secondo la perizia, infatti, «De Santis cade a terra, viene aggredito e inizia a perdere abbondantemente sangue. Non si esclude che in questa fase sia stato utilizzato il coltello a serramanico per mano di uno dei tifosi partenopei» e quindi - continua il documento - «si ritiene che De Santis, sopraffatto dagli aggressori, ferito e sanguinante, con le mani sporche del suo stesso sangue abbia impugnato l'arma ed abbia esploso i quattro colpi ferendo i tifosi napoletani». Una ricostruzione, quella dell’ex ultras romanista ferito, che sarebbe stata confermata anche dalla presenza delle sue tracce di sangue presenti sul cappello di Ciro Esposito che indicherebbero, secondo i carabinieri, «che tra i due deve essere avvenuta un'interazione fisica rilevante, al punto da determinare un’evidenza ematica di De Santis su un indumento di Ciro Esposito». Il cappello.



Ulteriore conferma delle ferite sarebbe contenuta nella cartella clinica dell’ospedale Belcolle dove si leggerebbe che sarebbero presenti «quattro ferite da arma da taglio all’addome» che avrebbero comportato un copioso sanguinamento. Un particolare, quest’ultimo, che per la prima volta emergerebbe dagli atti dell’inchiesta in quanto nel precedente referto, stilato dal pronto soccorso del Policlinico Gemelli dove venne traportato l’ex ultras, non sarebbero state rilevate simili ferite.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Settembre 2014, 09:31
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