Nigeriano ucciso a Fermo, Mancini ha patteggiato: pena di 4 anni

Nigeriano ucciso a Fermo, Mancini ha patteggiato: pena di 4 anni
Caso chiuso. Amedeo Mancini ha patteggiato una pena a quattro anni per l'omicidio di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano di 36 anni morto a Fermo a luglio scorso. Lo riferisce il legale di Mancini, l'avvocato Francesco De Minicis. «È stata riconosciuta l'aggravante razziale - spiega all'Adnkronos De Minicis - è stata considerata insussistente l'aggravante per motivi abietti e da non applicare la recidiva. È stata riconosciuta l'attenuante della provocazione». Dalla conclusione, cioè, secondo l'avvocato di Mancini, si evince la ricostruzione di quanto accaduto: «C'è stato un insulto iniziale di Mancini, la reazione aggressiva da parte di Emmanuel, una colluttazione che dura molto tempo e alla fine un pugno di Mancini che fa cadere Emmanuel che batte la testa e muore». 

«Questa conclusione - continua il legale - conferma che i testimoni oculari dicevano la verità». Oggi è stato anche raggiunto un accordo con la vedova di Emmanuel: «Mancini - sottolinea il legale - si è impegnato a versare 5mila euro per contribuire alla traslazione della salma in Nigeria, ma la vedova ha rinunciato a qualsiasi risarcimento a fronte della rinuncia di Mancini a denunciarla per falsa testimonianza». La conclusione della vicenda giudiziaria, secondo l'avvocato De Minicis, «pone fine a una campagna di odio che c'era stata in questa città e nel paese e all'enfatizzazione della vicenda senza alcun fondamento. Si è trattato di una brutta cosa, ma non dell'omicidio volontario ed efferato che all'inizio sembrava». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2017, 20:21
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