Naufragio nel canale di Sicilia: 700 morti.
"La strage più grande di sempre"

Naufragio al largo della Libia:

di Valeria Arnaldi
ROMA - «Soltanto nafta e detriti», come dicono i soccorritori. Alcuni cadaveri – 24 - recuperati, anche quello di un ragazzino tra i 10 e i 15 anni di età. E poi la stima, spaventosa e monumentale, di oltre 700 possibili vittime, che, se fosse confermata, misurerebbe «la più grande strage di sempre». Sono immagini e numeri che tolgono il fiato ma non tacitano le polemiche quelli del naufragio di migranti, avvenuto nella notte di sabato, a circa 60 miglia a Nord della Libia.





Secondo le prime ricostruzioni, nella notte, sarebbe arrivato l’allarme per il peschereccio in evidente difficoltà. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di Porto avrebbe subito dirottato su quelle coordinate un mercantile portoghese e, forse, potrebbe essere stata propria la vista del mercantile a spaventare le persone a bordo, portandole a stringersi su un lato del peschereccio, facendolo così capovolgere.















Immediate sono iniziate le operazioni di soccorso, con 18 navi, tra le quali 7 italiane, che hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare e 24 cadaveri. Un ferito è stato portato, ieri, con elicottero della marina militare a Catania, dove oggi dovrebbero arrivare anche gli altri sopravvissuti. Bisognerà aspettare che migliorino le condizioni di salute degli uomini per poterli interrogare e scoprire la verità sulla tragedia. Intanto, però, la politica si infiamma e il tema dei migranti torna a ravvivare polemiche mai sopite.









Elogiando il lavoro «straordinario» che sta facendo l’Italia, il premier Matteo Renzi, che ha convocato subito un vertice straordinario tra i ministri competenti, si è rivolto all’Europa: «Quello che chiediamo è di non essere lasciati soli, non tanto nell’emergenza in mare, perché è naturale che in queste situazioni il mare sia una brutta bestia. La nostra è una questione politica, di dignità dell'uomo, è di bloccare questo traffico di essere umani». Così Renzi ha chiesto un vertice europeo in settimana perché «gli immigrati si salvano non facendoli partire». E ancora più chiaro: «Mare Nostrum è un’operazione tampone se non rimuoviamo il problema alla radice non daremo mai risposte adeguate». Chiede una «Mare Nostrum europea», Carlotta Sami, portavoce Unhcr.





Il mercantile portoghese che ha recuperato i

Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini accusa: «L’ipocrisia di Renzi e Alfano crea morti». Poi chiede «un blocco navale internazionale, davanti alle coste libiche, e Guardia Costiera e Marina Militare a soccorrere e a difendere i confini». Commenta via twitter il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: «Mentre i nostri uomini raccolgono i cadaveri e salvano vite nel Mediterraneo, gli sciacalli speculano in diretta tv». Si riaccendono le polemiche sulle operazioni Triton, condotte da Frontex, l’agenzia europea delle frontiere, che hanno preso il posto di Mare Nostrum. Le vittime del mare, ha ribadito il premier, «non le salviamo con controlli delle navi, ma non facendole partire».



SINDACO LAMPEDUSA, "ORA RISPOSTA FORTE UE" «Ora ci vuole una risposta forte e seria dell'Europa. Basta con questa ecatombe in mare». Lo ha detto all'Adnkronos Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che segue via tv le ultime notizie sull'ennesima strage nel Canale di Sicilia. «Avviene tutto quello che era previsto avvenisse - dice ancora Nicolini - Lo diciamo da prima che finisse Mare nostrum. E io dico che i morti aumenteranno, perché se uno deve scappare da una casa che brucia scappa...». «Io mi rifiuto di credere che non si voglia fare nulla - prosegue Nicolini - immagino che ci sia una attività di intelligence, di rapporti internazionali. È impossibile che si possa assistere impotenti davanti auna tragedia di questa natura. E siamo ancora all'inizio di questa stagione». Nicolini propone piattaforme logistiche a sud di Lampedusa« per i primi soccorsi. Al momento ci sono circa 650 immigrati al Centro d'accoglienza di Lampedusa.



IN SOCCORSO ANCHE PESCHERECCI MAZARA DEL VALLO «Nonostante le enormi difficoltà e la vicenda ancora fresca del tentato sequestro di un peschereccio, la marineria di Mazara del Vallo mostra la propria generosità: cinque barche in attività di pesca sono state precettate dalla Marina militare; hanno tirato a bordo le reti per partecipare alle operazioni di soccorso dei naufraghi nel Canale di Sicilia». Lo dice Giovanni Tumbiolo, del Dipartimento della pesca Cesvop di Mazara del Vallo. «Lo Stato, che legittimamente chiede aiuto ai nostri pescatori - aggiunge -, sappia che a Mazara del Vallo c'erano 500 pescherecci e ora la flotta ne conta un quinto. Giustissimo salvare le vite in mare, ma vanno salvate anche le famiglie di chi dal mare aveva un proprio reddito e oggi è alla fame».



RENZI, TUTTI I GIORNI STRAGE MEDITERRANEO «Nel Mediterraneo tutti i giorni c'è una strage»: il premier Matteo Renzi lo ha detto nel suo intervento al Teatro Stabile di Mantova dove oggi ha ufficialmente aperto la campagna elettorale del Pd. «Il cuore batte forte», ha aggiunto chiedendo come si fa a restare insensibili davanti a cose del genere. «Al momento sono 28 morti, ma saranno molti molti di più. Il cuore continua a battere forte e a domandarsi come si può discutere di bellezza quando nel mare Mediterraneo quotidianamente assistiamo a una strage, assistiamo al dolore di tanti uomini, a intere generazioni che muoiono in un tempo in cui la comunicazione è globale. Come si fa a rimanere insensibili?». Lo ha detto Matteo Renzi da Mantova parlando della tragedia nel Canale di Sicilia in occasione dell'apertura della campagna elettorale trasmessa da Youdem.



COLLOQUIO RENZI-HOLLANDE SU INCIDENTE BARCONE Rientrando a Roma il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto poco fa un colloquio telefonico con il Presidente francese Francois Hollande a proposito della vicenda del barcone nel Mediterraneo. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi. Inviato da iPhone



GUARDIA COSTIERA, "NAUFRAGIO PER SPOSTAMENTO MIGRANTI" «Si è ribaltato per il possibile spostamento dei migranti» il barcone carico di centinaia di migranti che è affondato nel canale di Sicilia, secondo una prima ricostruzione della Guardia Costiera. Sono in corso da questa notte in acque libiche, si legge in una nota della Guardia costiera, operazioni di salvataggio superstiti e recupero salme per un barcone sovraccarico di migranti che si è rovesciato. in cui si spiega che il fatto è avvenuto a circa 70 miglia da quelle coste, quando il barcone di circa 20 metri, in grado di portare diverse centinaia di persone, diretto verso l'Italia, che stava per essere raggiunto dalla motonave King Jacob di bandiera portoghese inviata in soccorso dal centro nazionale di coordinamento della guardia costiera si è ribaltato per il possibile spostamento degli occupanti verso la fiancata più vicina al mercantile si è rovesciata. Sulla dinamica del ribaltamento e sui numeri degli occupanti il barcone «verranno sentiti i superstiti una volta sbarcati, secondo le procedure previste». Lo fa sapere in una nota la Guardia Costiera. Intanto continuano senza sosta le operazioni di ricerca con il dispositivo aeronavale attivato e presente in zona.



TESTIMONI, "OLTRE UN MIGLIAIO SUL BARCONE AFFONDATO" Sarebbero oltre un migliaio i migranti sul barcone affondato davanti a Lampedusa. È quanto hanno riferito i soccorritori all'Adnkronos, raccogliendo le testimonianze dei superstiti. Sul posto, per le operazioni di soccorso, ci sono una nave della Marina Militare, una della Capitaneria di porto, 4 della Guardia di Finanza, due mercantili e sei pescherecci. I maltesi hanno mandato un pattugliatore.



OIM, RECUPERATE 49 PERSONE VIVE «Finora sono state recuperate 49 persone vive e una ventina di cadaveri». Così all'Adnkronos Flavio Di Giacomo, portavoce in Italia dell'Oim, Organizzazione Internazionale per le migrazioni, in merito alla nuova strage di migranti nel Mediterraneo. «Se questo naufragio fosse confermato per numero di vittime, dall'inizio dell'anno i morti sarebbero già 1.600. L'anno scorso, al 30 aprile, erano 96» dice Di Giacomo.



AMNESTY, "SCANDALOSA LA PASSIVITÀ DELL'EUROPA" L'Europa intervenga di fronte a questa crisi umanitaria: lo chiede Amnesty International Italia a nome dei 300 delegati che stanno prendendo parte alla XXX Assemblea generale dell'organizzazione in corso a Roma. «Se le sue dimensioni sono confermate - dice il presidente Antonio Marchesi - quella di stamattina è la più grave e disastrosa perdita di vite umane nel Mediterraneo e la passività dell'Europa di fronte a tutto questo diventa sempre più scandalosa e insopportabile». «Se l'Unione europea non attiverà immediatamente un' operazione di ricerca e soccorso in mare almeno pari all' italiana Mare nostrum - sottolinea Marchesi - la credibilità delle istituzioni europee già compromessa ne uscirà definitivamente sconfitta. Soprattutto, se non si garantiranno ricerche e soccorso efficaci lungo la rotta marittima più mortale del mondo continueremo a perdere centinaia, se non migliaia di vite umane, di persone che dopo aver scampato alla morte di fame o di guerra l'hanno trovata annegando mentre chiedevano aiuto all'Europa».



PAPA, "COMUNITÀ INTERNAZIONALE AGISCA" «Rivolgo un accorato appello affinché la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi». Lo ha detto il Papa in un «accorato appello» dopo che, ha ricordato, «un barcone carico di migranti si è capovolto la scorsa notte», « e si teme vi siano centinaia di vittime».



RECUPERATO ALTRO SUPERSTITE, SALGONO A 29 A quanto apprende l'Adnkronos da fonti dei soccorritori, è stato recuperato un altro superstite del tragico naufragio avvenuto nella notte nel canale di Sicilia. Salgono così a 29 gli immigrati trovati in vita e portati in salvo da chi sta operando sul posto, mentre resta fermo a 24 il numero delle vittime ripescate in mare.



I 24 CADAVERI ALLINEATI SU NAVE GREGORETTI I 24 cadaveri recuperati nell'area dove la scorsa notte è naufragato un barcone di 20 metri, carico di migranti, sono stati allineati su uno dei ponti della nave Gregoretti, della Guardia Costiera. La nave, con identificativo CP 920, sta coordinando i soccorsi in mare di tutte le unità navali impegnate nella ricerca di eventuali superstiti.



DISASTRO È AVVENUTO IN ACQUE LIBICHE Il naufragio del barcone carico di migranti diretto verso l'Italia è avvenuto in un tratto di mare tra 60 e 70 miglia a nord della Libia, in acque libiche. Data la distanza dall'Italia, il Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera, ricevuta la richiesta di intervento, ha «dirottato» nell'area i due mercantili più vicini. Quando il «King Jacob», battente bandiera portoghese, è arrivato nelle vicinanza del barcone, quest'ultimo si è capovolto.



DA INIZIO ANNO SBARCATI 26.556 MIGRANTI Sono stati 23.556 i migranti sbarcati in Italia dall'inizio dell'anno ad oggi. Nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi erano stati 20.800. I dati del Ministero dell'Interno parlando di un trend di aumento del 30% che a fine anno potrebbe consistere in un aumento di circa 200 mila persone sbarcate sulle coste italiane.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Aprile 2015, 09:26
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