La mitraglia da 800 colpi al minuto nello scantinato di un insospettabile

La mitraglia da 800 colpi al minuto nello scantinato di un insospettabile

di ​Nico Falco
Una Ranger M21 Sites, ormai fuori produzione da una ventina d’anni, spara più di 800 colpi al minuto: è l’arma perfetta per le stese di camorra a Napoli. C’era anche quella nell’arsenale che è stato ritrovato nello scantinato di un insospettabile al Rione Traiano, dove ancora una volta polizia e carabinieri hanno circondato edifici e cortili per stroncare sul nascere qualsiasi tentativo di riorganizzazione della camorra locale. E che la malavita stia tentando di rialzarsi, dopo il maxiblitz dell’Arma di fine gennaio, è ancora più chiaro: una delle piazze di spaccio era tornata in funzione.

L’hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Bagnoli che, insieme a quelli del Reggimento Campania, sono tornati negli scantinati che erano stati trasformati in bunker e dove, nelle scorse settimane, erano state denunciate una quarantina di persone per violazione dei sigilli. Sabato Manzo, 27 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in via Tertulliano, mentre vendeva dosi di cocaina a giovani clienti; nel locale, protetto da un sistema di videosorveglianza abusivo puntato sulle strade attigue e sugli accessi, c’erano 7,5 grammi di cocaina, 7 di crack e 18 di marijuana, oltre al materiale per il confezionamento e i soldi provenienti dallo spaccio. 

Negli altri scantinati sotto sequestro sono state sorprese quattro persone, denunciate per violazione dei sigilli: sono tre ragazzi, due di 19 anni e uno di 21, del Rione Traiano, e un uomo di 42 anni di Monterusciello. In via Catone i militari sono stati aggrediti da sette persone, tra cui 3 donne, che hanno tentato di bloccarli ferendo lievemente due carabinieri, verosimilmente per permettere la fuga ai pusher; il gruppetto è stato denunciato per violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. A poche centinaia di metri, invece, la polizia di Stato ha rinvenuto un vero e proprio arsenale, nelle disponibilità dei gruppi malavitosi locali. 

Una trentina di poliziotti della Squadra Mobile della Questura e del Reparto prevenzione crimine Campania hanno effettuato una serie di perquisizioni nelle case di criminali e fiancheggiatori dei clan. Le armi erano nell’abitazione di Luigi Gragnaniello, di 23 anni, incensurato. Una pistola con matricola abrasa era nascosta dietro un armadio e, nello scantinato, in un borsone di tela, c’erano due semiautomatiche, 3 revolver, un mitragliatore e quasi duecento cartucce di vario calibro. I due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Maggio 2017, 10:18
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