Morta Franca Sozzani: la signora della moda aveva 66 anni -Foto

Morta Franca Sozzani: la signora della moda aveva 66 anni
Morta Franca Sozzani. La direttrice di Vogue e signora italiana della moda, è morta a Milano all'età di 66 anni.

Era nata a Mantova nel 1950, ed era malata da oltre un anno.

La Sozzani ha iniziato la sua carriera lavorando per la rivista «Vogue Bambini» (rivista creata nel 1973). Nel 1980 diventa direttore responsabile di «Lei». Tre anni dopo, dirige anche «Per Lui», la versione maschile di «Lei».





Fino al decesso è stata direttrice di «Vogue Italia», posizione ha ricoperto dal 1988 e dal numero di ottobre 2006 è stata anche direttore responsabile di «L'Uomo Vogue». Oltre a ricoprire queste cariche, Franca Sozzani è stata direttrice editoriale della casa editrice Condé Nast per l'Italia e, dal marzo 2013, presidente della Fondazione IEO Istituto Europeo di Oncologia.

A febbraio 2010 ha lanciato il sito internet Vogue.it, il primo portale al mondo intestato alla testata di moda. Successivamente le vengono affidate altre due testate cartacee: «Vogue Gioiello» e «Vogue Accessory».

Nel 2015 è stata nominata direttrice responsabile di tutti i periodici in lingua italiana con il marchio Vogue. Oltre alle testate che dirigeva già le erano stati affidati anche «Vogue Sposa» e «Vogue Bambini».





ERA MALATA DA TEMPO Franca Sozzani era malata da tempo e il male che l'aveva colpita era apparso da subito grave. A quanto si apprende al momento del decesso si trovava in casa. «Donna di inesauribile energia, rimane un riferimento e un modello di creatività anche nell'impegno sociale. Franca Sozzani ci ha lasciato in eredità il suo entusiasmo, la sua forza vitale e intellettuale e la sua capacità innovativa - dichiara Carlo Buora, Presidente IEO e Centro Cardiologico Monzino - Con il suo spirito positivo è riuscita a valorizzare al massimo la sensibilità del suo mondo anche verso temi come la lotta al cancro e alle malattie cardiovascolari». Considerata una delle signore della moda, inconfondibile per la sua predilezione per il look nero, Franca Sozzani era molto impegnata nel sociale e per la ricerca. Fra i tanti progetti da lei ideati per la Fondazione, il Vintage Project è un esempio della possibile alleanza fra gli universi della moda e della ricerca biomedica. Tramite i vintage shop i capi donati dalle star, dagli stilisti e da tutte le persone che aderiscono al progetto vengono venduti al pubblico, destinando l'intero ricavato alla Ricerca Scientifica.

 
 


«SONO UNA PANTERA IN LOTTA» Lo stile? «Oggi non ce n'è uno. Secondo me le persone dovrebbero comprare più specchi che abiti per vedersi prima di uscire: per inseguire la moda c'è gente disposta a tutto ma io penso che bisogna corrispondere con gli abiti alla propria personalità, questo è lo stile. Se devo diventare la testimonial di firme, una specie di prototipo di qualcun altro, allora che mi paghino». Già questa frase racconta molto della personalità di Franca Sozzani, morta oggi a 66 anni. Per anni e anni la 'nostrà Anna Wintour ha dettato la linea in tema di moda, stilisti, modelli e stile. Franca: Chaos and Creation era il film-testamento che il figlio Francesco Carrozzini, superstar della fotografia di moda, aveva presentato con successo a Venezia73, svelando molti aspetti poco noti della madre. Già alla Mostra del cinema la Sozzani era malata ma aveva fatto giurare a tutte le persone coinvolte per il documentario di non far uscire la notizia in alcun modo. Nel giornalismo di moda era cresciuta, sin da Vogue Bambini a fine anni '70 fino a diventare direttore di una delle testate cult del settore, Vogue Italia. Sulla sua personalità tosta, la fama di poter decidere le sorti di stilisti, brand e modelle, lei ovviamente negava: «è una leggenda, se hai talento vai avanti e la stampa non conta. Io dico - aveva detto in una intervista all'ANSA a settembre - non si semina sul cemento e se sei in gamba la strada la trovi indipendentemente da tutti». «Girare questo documentario è stato come andare in analisi.

Tutto è cominciato come una storia di ricordi, il padre di Francesco che stava morendo e lui che voleva tenersi una cosa intima che glielo ricordasse. Io però ho parlato a briglia sciolta dicendo cose che forse non dovevo, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Non volevo espormi troppo, ma se non ti esponi non sei vera e io sono autentica, anche se poi me ne pento», diceva la Sozzani. Rileggendo certe frasi dette dal figlio tante cose ora appaiono più chiare. «È una lettera d'amore a mia madre che è una donna che ha fatto tante rinunce a livello personale». Angelo guerriero, creatura botticelliana (per i lunghi capelli biondi ondulati che porta da sempre), figura stendhaliana o pantera? Franca Sozzani non aveva esitazioni a definirsi. «Pantera di sicuro, ho lottato tutta la vita per quello che ho fatto, me lo sono guadagnato con la lotta tutto, la determinazione è la mia guida. Prendiamo Vogue, sulla carta doveva essere solo 'glossy', un giornale con bei cappotti e belle gonne, invece l'ho usato per lanciare messaggi, appoggiare campagne».

Non si definiva una donna di potere, come pure era: «Sono una donna che lavora e lavora parecchio e si è battuta per cose che ha voluto, anche rischiando, per tre volte mi stavano licenziando, ma se fai un lavoro in cui credi e hai la fortuna che ti riconoscono le cose che hai fatto, sì forse a quel punto hai potere, che vuol dire che hai vinto tu nell'esporre le tue idee». È sempre stata considerata della stessa pasta di Anna Wintour, la direttrice di Vogue. «Abbiamo cominciato insieme, stesso mese e stesso anno, 28 anni fa.
Siamo diverse, lei sì che è una donna di potere. Anche nel carattere. Io sono leggera, non drammatizzo mai, penso che le difficoltà vadano superate, non voglio farmi prendere dal panico», diceva a settembre a Venezia, aggiungendo: «ho tanti sogni, non ho mai smesso di sognare e creare progetti. Voglio fare altre cose non solo essere seduta in una prima fila a vedere vestiti».

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Dicembre 2016, 20:42
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