Migranti, in oltre quattrocento sbarcati a Napoli all'alba -Video

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di Oscar De Simone
Occhi colmi di dolore e persi nel vuoto di un giorno ancora non iniziato. Sono le 8:20 quando il sole non si è appena sorto, quando i primi migranti iniziano a mettere piede sul suolo partenopeo. A sbarcare, al molo 21, sono 463 profughi partiti dal nord Africa alla volta dell’Europa. Uomini, donne, anziani e bambini sono tutti lì, pronti ad afferrare la mano dei soccorritori che li accolgono.
 
 


Un “carico” di disperazione ed angoscia, è stato trasportato dalla nave della Guardia Costiera «Bruno Gregoretti». Centinaia di persone vittime della tratta di esseri umani che ormai da troppo tempo miete vittime e cancella dignità e speranza. Quelli sbarcati oggi però, sono solo un piccolo numero. Poche centinaia di persone di diverse nazionalità, come maghrebini, centrafricani, somali ed eritrei, intercettati in mare aperto e salvati dalle navi italiane.
La macchina della solidarietà – coordinata dalla Prefettura – è partita da subito sul luogo dell’attracco. Cibo e bevande sono state distribuite nel corso delle azioni di sbarco, prima e durante le visite mediche previste dal protocollo. Ma non solo.

Anche un cadavere - quello di una donna  - è stato portato a riva ed adagiato in una bara. Si tratta dell’ennesima vittima del mare e della fatica di un viaggio, caratterizzato dalla sofferenza prima ancora che dalla speranza.
Per chi ce l’ha fatta invece, il viaggio dovrà proseguire verso una delle strutture di accoglienza individuate tra Napoli, Caserta e Salerno.
Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Ottobre 2016, 10:01