Maurantonio, l'avvocato chiede il test del DNA: "È stato ucciso dai suoi compagni"

Maurantonio, l'avvocato chiede il test del DNA: "È stato ucciso dai suoi compagni"
Il giovane Domenico Maurantonio, il 19enne studente del Liceo Nievo di Padova, morto il 10 maggio 2015 precipitando dalla finestra al quinto piano dell’hotel Leonardo Da Vinci di Bruzzano, in provincia di Milano, mentre si trovava in gita con la classe, sarebbe stato ucciso dai compagni.

A parlare è l'avvocato del ragazzo che spiega a Giallo: «Un Dna ignoto sotto le unghie della mano destra di Domenico e un’impronta digitale del giovane sotto il davanzale della finestra. Sono questi i due elementi che non convincono e per cui chiediamo di comparare quel Dna con i sei compagni di scuola di Domenico presenti quella notte». La morte del 19enne è da sempre stata avvolta nel mistero e da subito l'ipotesi di suicidio è sembrata essere poco probabile per la famiglia, anche se non ci sarebbero abbastanza prove da poter costruire l'accusa su un altro soggetto.



Secondo la ricostruzione dei compagni di stanza il giovane sarebbe rimasto sempre con loro per poi allontanarsi a causa di un forte mal di pancia che lo avrebbe costretto a una corsa in bagno, durante la quale sarebbe precipitato misteriosamente dalla finestra. La madre di Domenico è convinta che qualcuno sappia la verità e dal giorno della morte del figlio non fa altro che chiedere a chi sa di parlare.

La posizione del corpo, la condizione in cui si trovava e anche delle incongruenze sull'orario presunto di morte e sulle testimonianze dei compagni, fanno pensare che non possa essersi trattato di un incidente. Insospettisce anche il fatto che vicino del 19enne ci fossero i suoi pantaloni piegati da una parte, chi potrebbe averli messi li?. Purtroppo però a tutte questi dubbi e domande ancora non sembra esserci una risposta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2017, 15:29
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