Marisa, gambizzata dal fratello in Calabria:
"Ha sparato perché portavo la minigonna"
In un primo momento, Marisa non aveva rivelato il nome di chi le aveva sparato: «Pensavo ci arrivassero da soli, erano anni che avevo un pessimo rapporto con mio fratello. Da quando, anni fa, morì mio padre, lui volle sostituirsi a lui ed è sempre stato geloso. Voleva impedirmi di uscire, di truccarmi, di portare la minigonna e di parlare con ragazzi più grandi. Chissà cosa gli avranno raccontato di me gli amici...».
Eppure Marisa ha già chi bada a lei: Massimo, 24 anni, è l'amore dell'adolescenza che le ha già dato anche un figlio, che lei ha chiamato Carmelo, come suo papà. Demetrio, nemmeno 24 ore dopo il ferimento, si è costituito. Ma la sorella non ha la minima intenzione di perdonarlo: «La morte di mio padre e la nascita di Carmelo mi hanno fatto diventare improvvisamente grande, ma voglio vivere come tutte le mie coetanee, lavorare e andare a ballare nel tempo libero. Non perdonerò mai mio fratello, e sarò pronta ad andarmene da qui con mio figlio quando lui uscirà dal carcere».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Agosto 2016, 11:20
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