Maltempo in Romagna, 20 feriti. Pioggia di fulmini (e danni) in Friuli

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Oltre 5.000 fulmini si sono abbattuti da ieri pomeriggio sul Friuli Venezia Giulia investito da un'ondata di maltempo con violenti temporali e bufere di vento che hanno causato numerosi allagamenti, cadute di alberi e interruzioni nella circolazione stradale in una trentina di Comuni, compresa Trieste dove, la scorsa notte, il vento ha raggiunto i cento chilometri all'ora. Lo si apprende dalla Protezione civile regionale alla cui centrale operativa sono giunte oltre 500 chiamate.

Nelle varie località sono intervenuti più di 250 volontari della Protezione civile, con una settantina di mezzi. La Guardia Costiera ha soccorso due barche a vela con il motore in avaria: una a quattro miglia al largo di Lignano Sabbiadoro (Udine) con tre persone a bordo, e l'altra (con due persone a bordo) bloccata nel canale di accesso al porto di Lignano. I Vigili del fuoco di Trieste, che la scorsa notte hanno fatto oltre una trentina di interventi in città, sono intervenuti con una motobarca per fronteggiare il rovesciamento di un natante ormeggiato nel bacino di San Giorgio. 



In particolare, allagamenti sono stati segnalati nei territori dei comuni di Aiello del Friuli, Buttrio, Campolongo Tapogliano, Cividale del Friuli, Cormons, Gradisca d'Isonzo, Lignano Sabbiadoro, Muggia, Palmanova, Pavia di Udine, Premariacco, Ronchi dei Legionari, San Giovanni al Natisone e Sagrado.



Cadute di alberi hanno interessato i comuni di Attimis, Campoformido, Carlino, Castions di Strada, Cividale del Friuli, Clauzetto, Gonars, Gorizia, Lestizza, Lignano Sabbiadoro, Manzano, Mortegliano, Mossa, Muzzana del Turgnano, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Pravisdomini, Prepotto, San Pier d'Isonzo, Santa Maria la Longa, Torviscosa, Udine, San Giorgio di Nogaro e Trieste. 



DANNI IN ROMAGNA È migliorata nelle ultime ore la situazione nel Ravennate, colpito ieri pomeriggio da una tempesta con raffiche di vento di 100 km orari che ha devastato la città, il forese e alcuni lidi (criticità in particolare a Punta Marina). Centinaia di alberi caduti, auto danneggiate e tetti sollevati: una ventina i feriti lievi e circolazione in tilt.

Nella notte è stata completamente riaperta la statale 16, ancora difficoltà sulla Romea, con danni ingenti in un tratto di oltre 3 km. Sono stati ripristinati tutti i collegamenti ferroviari, mentre è confermata la sospensione, per precauzione, dell'attività didattica nei nidi e nelle scuole dell'infanzia.

In giornata è previsto un sopralluogo nelle aree colpite dell'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, e del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Il maltempo ha duramente colpito anche parte dell'Emilia. Raffiche violentissime a Comacchio e sui lidi ferraresi: in gravi condizioni un ciclista investito da un albero caduto causa vento.

COLDIRETTI: DECINE DI MILIONI DI DANNI  Le trombe d'aria, bombe d'acqua e tempeste di grandine che si sono abbattute nelle campagne hanno provocato decine di milioni di euro di danni, colpendo a macchia di leopardo dal Piemonte alla Lombardia, dall'Emilia Romagna al Veneto ma anche il centro Italia. È quanto rileva la Coldiretti in base al monitoraggio effettuato dopo l'ultima ondata di maltempo, secondo cui «centinaia di piante da frutto sono state sradicate, serre crollate, coltivazioni di mais, grano e fieno distrutte, frutti sbattuti a terra».

«In Piemonte, in provincia di Torino - sottolinea la Coldiretti - si registrano danni a tettoie, alle serre di ortaggi, al mais steso a terra e rotture di alberi per effetto di bombe d'acqua e di grandine mentre in Emilia almeno 150 alberi di albicocchi sono stati abbattuti in provincia di Ravenna. A Modena una intensa grandinata con chicchi grandi quanto monete da 1 euro ha completamente distrutto campi di mais, grano, vite e pere e a Reggio Emilia una tromba d'aria che si è abbattuta nella frazione di Villa Rotta di Luzzara ha provocato ingenti danni alle strutture e alle coltivazioni».

Le campagne sono state devastate a 'macchia di leopardò anche in Lombardia dove, rileva l'organizzazione agricola, «a Mantova tra Levata, Cerese, Borgoforte e San Cataldo il vento e la grandine hanno danneggiato mais e soia. Una bufera tra Milano e Pavia ha danneggiato orti e giardini e una tromba d'aria ha colpito la zona di Mortara, sempre in provincia di Pavia. In Veneto si contano i danni delle grandinate con serre divelte, campi di mais distrutti e vigneti».

Secondo la Coldiretti, le precipitazioni al Centro Nord non hanno peraltro scalfito lo stato di grave siccità dei campi. «Siamo di fronte - sostiene la Coldiretti - al moltiplicarsi di eventi estremi con l'alternarsi di caldo anomalo, gelate e siccità, bombe d'acqua e grandinate violente. Una ulteriore dimostrazione della tendenza ai cambiamenti climatici con gli eventi estremi hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Giugno 2017, 13:16
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