«Inseguito e picchiato nella notte:
aiutatemi a trovare l'aggressore» -Video

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VENEZIA - La denuncia corre sui social. E' di un padre di faniglia che vive al Lido di Venezia e che affida alla pagina facebook "Via il Gabbiotto dal campanile" il racconto della tremenda avventura di cui è stato vittima stanotte: «Ho subìto un'aggressione poco dopo le 3 in zona lungomare Marconi al Lido nelle vicinanze della discoteca Refresh» scrive Stefano Calandra indicando come responsabile un gruppo di persone  alticce, fra le quali anche ragazzini.

«Come ogni week end, sono stato svegliato dagli schiamazzi e dalla musica tekno sparata sin da mezzanotte». Calandra è uscito così in strada per documentare la vita, anzi il degrado notturno al Lido («Ora ridotto ad un Bronx per qualità di frequentatori...» scrive) mettendosi  a bordo strada con il suo scooter. «Non parlo con nessuno - racconta -  mi limito ad osservare ed riprendere qualche immagine da lontano col cellulare - spiega - per documentare il degrado di questa gente seduta sull'asfalto in mezzo alla strada che beve, urla e bestemmia. Finchè mi si avvicina un gruppo di 3-4 giovani ubriachi intimandomi di dar loro il telefonino con cui stavo riprendendo l'ingresso della disco. Per fortuna indossavo il casco, perché da lì a poco dopo l'aggressore, preso da un raptus si stacca dal gruppetto, comincia ad urlare, mi si avvicina, mi dà un pugno, mi disarciona dallo scooter buttandomi a terra dopo aver cercato di sottrarmi dalle mani il cellulare. Pochi minuti, di fronte a 30-40 giovani che assistevano senza fare nulla, mi ha scagliato addosso bottiglie di vetro rotte e bicchieri portati fuori dalla discoteca, inseguendomi e dileguandosi poi nel buio». 

Sul posto, chiamta dallo stesso Calandra è poi intervenuta la Polizia senza riuscire a identificare l'aggressore. La vittima del pestaggio ritiene che l'aggressore sia lo stesso che appare nel video («Si capisce dal vestiario, lo si vede poco prima urlare e bestemmiare e prendere a pugni un cassonetto»). Tutto ora è in mano alla Ps per gli  accertamenti.

«Mi aspetto che qualcuno mi aiuti, che io non sia solo in questa battaglia di legalità. E che al di là di alcuni  commenti  del tipo "se l'è andata a cercare", spero ci sian chi risponda in modo ragionevole e mi aiuti a identificare l'aggressore. Non pensate a me, ma  a voi e ai vostri figli».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Giugno 2016, 19:12
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