Leandro, morto a 13 anni travolto dal treno: compagni in lacrime

Leandro, morto a 13 anni travolto dal treno: compagni in lacrime
Occhi lucidi e tante lacrime. Così si sono presentati a scuola i ragazzi della media Ugo Foscolo di Soverato, frequentata da Leandro Celia, il tredicenne di Petrizzi investito da un treno ieri sera mentre, insieme a due coetanei rimasti illesi, stava facendo un selfie lungo i binari. Il dirigente della scuola Maria Spanò, insieme a tutti i docenti, ha riunito i ragazzi per spiegare quanto è successo.



«Abbiamo ricordato Leandro - ha detto la dirigente, visibilmente commossa - leggendo anche alcuni suoi temi. Era arrivato nella nostra scuola solo l'anno scorso ed in un un suo lavoro esprimeva le preoccupazioni per l'ambiente nuovo che avrebbe incontrato e la paura di non legare. Poi spiegava che invece si era trovato bene, aveva fatto amicizia ed anche con gli insegnanti il rapporto era buono. Abbiamo cercato di spiegare ai ragazzi che la tragedia di ieri deve servire come monito. È giusto che i giovani si divertano ma con coscienza e senza mettere a rischio il bene più prezioso, la vita. Siamo sgomenti, scioccati. Lavoreremo ancora con più impegno su questi temi. Fa malissimo vedere stamani tanti ragazzi piangere».

 
 

«Leandro - ha aggiunto Maria Spanò - era un ragazzo d'oro, studioso, ben voluto da tutti». Il tredicenne aveva trascorso il pomeriggio al McDonald di un centro commerciale nelle vicinanze della ferrovia. Poi, sulla strada del ritorno verso Soverato, i tre amici hanno camminato vicino ai binari, probabilmente senza accorgersi dell'arrivo del treno. Gli altri due ragazzi sono entrambi di Soverato. 

NO SELFIE, SOLO UNA BRAVATA Stavano camminando in fila indiana sui binari ma non stavano scattandosi selfie. È quanto emerso dagli ulteriori accertamenti effettuati dalla Polfer di Catanzaro Lido in merito al tragico incidente di ieri sera. Gli agenti hanno ricostruito l'accaduto dal racconto del macchinista del treno e dei due amici che erano con la vittima e dai rilievi della scientifica di Catanzaro. I tre stavano giocando sui binari della ferrovia, vicino a Soverato, e stavano camminando uno dietro l'altro, hanno raccontato i due coetanei della vittima alla polizia, quando si sono trovati su un ponte di ferro e stava arrivando il treno.

La vittima era l'ultimo della fila, ma non essendoci più vie di fuga, i primi due delle fila sono riusciti a scendere dal ponte l'ultimo non ce l'ha fatta ed è stato travolto lateralmente dal treno.
I rilievi e le indagini sono condotti dalla Polfer di Catanzaro Lido e dalla scientifica della Questura di Catanzaro che stanno ancora lavorando per definire gli ultimi particolari del quadro della vicenda. 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Marzo 2017, 12:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA