Licenziato perché fuma in pausa, fa causa all'azienda: reintegrato

Licenziato perché fuma in pausa, fa causa all'azienda: reintegrato

di Bianca Francavilla
Alla fine è stato riassunto il lavoratore licenziato dall'azienda farmaceutica perché sorpreso a fumare. La vicenda è giunta ad epilogo nella giornata di ieri quando il Tribunale di Latina, con ordinanza immediatamente esecutiva, ha accertato l'illegittimità del licenziamento in capo al lavoratore condannando l'azienda al reintegro sul posto di lavoro. Secondo quanto ricostruito, l'imputato sarebbe stato accusato di fumare in un'area predisposta da parte datoriale, nonostante le politiche antifumo, senza provvedere alle relative timbrature. Il caso aveva suscitato clamore sin dal principio e il lavoratore ha deciso di portare l'azienda in Tribunale per difendere il suo posto di lavoro. Il Tribunale ha accertato l'uso improprio del potere disciplinare ritenendo illegittima la decisione di sanzionare un comportamento non sanzionabile. E in effetti nello stabilimento farmaceutico, nonostante il primato aziendale nella lotta contro il cancro, si è sempre riconosciuto, con prassi consolidata, la libera scelta del lavoratore e il suo “diritto” al fumo riservando uno spazio adeguato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2016, 10:37
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