Influenza, tra gli immigrati a rischio in pochi si vaccinano
Essendo l'accesso alla vaccinazione gratuito per tutti i residenti, inclusi gli immigrati, «questi risultati suggeriscono che la copertura vaccinale antinfluenzale in questi due sottogruppi sia influenzata da altre barriere di tipo culturale e linguistico, che necessitano di maggior approfondimento per promuovere efficaci strategie di accesso alla vaccinazione». Lo concludono i ricercatori del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianze e promozione della salute (Cnesps) dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con colleghi dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp) e dell'Istituto nazionale di statistica (Istat).
L'analisi, svolta all'interno dell'indagine sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari condotta dall'Istat nel 2012-2013, ha riguardato un sotto-campione di oltre 40.000 residenti in Italia considerati a rischio di complicanze per influenza (anziani e individui affetti da determinate patologie croniche), tra i quali circa 1.000 erano cittadini stranieri. Il numero di cittadini stranieri residenti in Italia è raddoppiato negli ultimi 10 anni. Malgrado gli immigrati arrivino in Italia in buone condizioni di salute, «la loro vulnerabilità alle malattie infettive può aumentare nel tempo anche a causa delle loro condizioni di vita nel nostro Paese. Tra queste malattie infettive, l'influenza può comportare gravi complicanze tra gli anziani e gli individui affetti da determinate patologie croniche», conclude l'Iss.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2016, 17:14
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