Il parlamento istituisce la 'Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti'
La Repubblica Italiana – come specificato nell’articolo 1 della legge – riconosce il 1° febbraio come “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, al fine di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i principi della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra.
La scelta della data ricade sul 1° febbraio per il forte valore simbolico, poiché nel 1978 in tale giorno vennero equiparati, ai fini dei trattamenti risarcitori, le vittime civili a quelle militari, riconoscendo loro pari dignità in quanto vittime di guerra. A quasi 40 anni di distanza da questa decisione, quindi, la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo è finalmente una realtà.
Al Ministero dell’istruzione è affidato il compito di far ricordare la ricorrenza in tutte le scuole di ordine e grado, grazie al suo alto valore educativo. A tali iniziative, che verranno promosse anche da tutti gli enti territoriali italiani, parteciperanno attivamente l’Associazione nazionale vittime civili di guerra Onlus –l’Ente Morale che rappresenta e tutela per legge in Italia le vittime civili di guerra, che ha giocato un ruolo importante per l’istituzione della giornata – e il suo Osservatorio internazionale sulle vittime civili dei conflitti, valorizzando in tal modo l’attualità del sodalizio anche riguardo le nuove vittime dei conflitti.
«Su nostra proposta – ha dichiarato entusiasta l’avvocato Giuseppe Castronovo, presidente dell’ANVCG – è stata finalmente riconosciuta la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. La ricorrenza, che aspettavamo ardentemente da ormai quasi 70 anni, aiuterà l’ANVCG a svolgere con maggior forza quella funzione di ponte tra le generazioni e tra il presente e il passato, di cui ha parlato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; questa funzione – conclude Castronovo – costituisce una delle più profonde ragion d’essere dall’Associazione e svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di quella cultura di pace e di solidarietà che tutti noi vittime civili di guerra vogliamo costruire nella società».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Gennaio 2017, 19:54
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