L'autore delle torture e della morte del ragazzo sapeva chi era. Probabilmente Giulio era a conoscenza di alcune informazioni scomode, o comunque si era fatto notare da qualcuno che quelle informazioni proprio non voleva dargliele.
Punto focale delle indagini potrebbe essere un articolo che Regeni avrebbe pubblicato su Nena News in cui si annunciava una nuova ondata di scioperi in Egitto. Probabilmente Regeni era scomodo al governo egiziano, ma non si esclude che avesse anche altri nemici e che il governo sia risalito a lui e alle sue informazioni attraverso una soffiata.
Intanto le indagini in Egitto da parte delle autorità italiane proseguono con l'intento di portare a galla la verità.
I funerali «Grazie per questo compito di testimonianza che ci coinvolge tutti.
Grazie, grazie e ancora grazie». Lo ha detto il parroco di Fiumicello, don Luigi Fontanot, rivolgendosi al suo amico personale Giulio Regeni, nel corso dell'omelia ai funerali. Il parroco ha definito «Giulio una persona speciale, per l'entusiasmo, per la voglia di conoscere» ricordando i concetti di libertà e di amicizia che aveva espresso: «Libertà è la possibilità di esprimere te stesso in un certo contesto; amicizia è un rapporto incondizionato tra due persone»
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Febbraio 2016, 16:01
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