Giachetti e il selfie con la presunta canna:
“Facciamo finta che lo sia, legalizziamola”

Giachetti e il selfie con la presunta canna: “Facciamo finta che lo sia, legalizziamola”
A Roberto Giachetti, deputato e candidato sindaco Pd a Roma battuto al ballottaggio da Virginia Raggi, è bastato un selfie per scatenare una furente polemica su Facebook e non solo. Il vicepresidente della Camera, infatti, aveva postato sul proprio profilo personale un autoscatto in cui fuma qualcosa che sembra uno spinello (ma potrebbe essere anche un sigaro, dato l'effetto di una luce rossa quasi accecante) con la didascalia 'E così sia'. Un riferimento a un momento di relax, nell'intimità della propria casa.

Peccato che il web si sia subito diviso tra gli entusiasti sostenitori della legalizzazione e chi invece non ha gradito, ricordando a Giachetti il ruolo istituzionale che ricopre. I commenti si sono susseguiti così rapidamente che lo stesso deputato romano, dopo aver bevuto qualche bicchiere a cena e dopo, ha deciso di scrivere un post su Facebook.



«Quello era un sigaro, ma mettiamo che sia una canna. Sono il primo firmatario della proposta per le legalizzazione, ne sono orgoglioso e non mi nascondo» - spiega Giachetti - «Ci sono tanti buoni motivi per legalizzare le droghe leggere. Il proibizionismo ha fallito, lo sostiene anche la Direzione Nazionale Antimafia, e continua ad arricchire le mafie. Le carceri, poi, non possono essere piene di giovani la cui unica colpa era quella di possedere hashish o marijuana. Inoltre, è risaputo che le droghe leggere non sono più dannose dell'alcool e, nonostante le ipocrisie di alcuni, sono libere perché esistono e girano liberamente. Io, insieme a oltre duecento deputati, le voglio regolamentare».



Non solo l'arringa a sostegno della legalizzazione. Roberto Giachetti si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa: «Questo è il mio profilo personale, qui posto la mia vita. Invece nella pagina pubblica informo i cittadini dell'attività istituzionale. Qui ho letto commenti in cui mi si dava del drogato, del frequentatore di bordelli a causa della luce rossa, ecc... Bene, accetto tutte le critiche e le rivendico, senza ipocrisie. Nella vita ho manifestato e lottato per i diritti di tutti e per la pace sociale, questo sono io. Non mi troverete mai a manifestazioni in difesa della famiglia da pluridivorziato o cliente di prostitute».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Ottobre 2016, 13:38
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