Garlasco, l'ira dell'avvocato di Stasi:
"Uno scempio, in carcere un innocente"

Garlasco, l'ira dell'avvocato di Stasi: "Uno scempio, in carcere un innocente​"
«A chiunque abbia in qualunque modo contribuito allo scempio che è accaduto dico solo una cosa: avete privato della libertà un innocente, ma sappiate che non ci toglierete mai la libertà di gridarlo». Così Fabio Giarda, avvocato di Alberto Stasi, si sfoga a poche ore dalla sentenza che ha portato il suo assistito in carcere per l'omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 dicembre 2007.

Dopo una doppia assoluzione, la decisione della Cassazione di chiedere una lettura unitaria degli indizi, la condanna a 16 anni nel processo d'appello "bis", l'intervento a sorpresa del pg della Suprema Corte che chiede l'annullamento della sentenza, ieri l'ultimo atto: la condanna definitiva a 16 anni di carcere per Stasi. Cinque gradi di giudizio, una storia lunga più di otto anni e un processo indiziario controverso, il delitto di Garlasco è stato risolto, ma lascia incredula la difesa. «Mi sembra un incubo - dice Fabio Giarda - mi sembra ancora incredibile. Si condanna una persona a 16 anni per un delitto senza movente, senza arma, senza ricostruzione del post omicidio con valutazioni del tutto scollegate da dati già acquisiti».

La parola più frequente nelle motivazioni dei giudici d'appello è «ipotesi. La descrizione del delitto è da fiction, ma mancano le prove di quello che sostengono. Hanno condannato sulla base di un'idea», dice il difensore che insieme al padre, il professor Angelo Giarda, hanno sempre creduto all'innocenza del 31enne commercialista. Ieri sono stati loro a dire ad Alberto - lontano da Roma e dalle telecamere - che era stato condannato: per Stasi si sono aperte le porte del carcere di Bollate.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2015, 17:16
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