Cartella esattoriale da infarto, un milione di euro
Equitalia dà la sua versione: nessun errore

Cartella pazza da infarto, un milione di euro Equitalia dà la sua versione: nessun errore

di ​ Stefania Battista
La cifra è altissima: 1.127.132 euro e 75 centesimi. Una somma che molti di noi possono solo sognare e che poteva avere due effetti nel momento in cui è stata notificata, a mezzo posta, come ruolo esattoriale di Equitalia ad un contribuente battipagliese. Il malcapitato, M.L., quarantasettenne libero professionista, il cui reddito non raggiunge neppure i trentamila euro annui, alla vista della cartella pensava di aver letto male. Poi, controllata la cifra ed i dati anagrafici, è scoppiato in una sonora risata, tra il divertito e l'isterico.
 


Ed in effetti tra le numerose «cartelle pazze» inviate dall'ente di riscossione questa le supera tutte perché, oltre alla somma esorbitante, l'invito a pagare era accompagnato non solo dalla pretesa di un versamento entro cinque giorni dalla ricezione, ma addirittura da un bollettino postale prestampato. Come se si potesse legalmente pagare in contanti presso un qualsiasi ufficio postale una cifra del genere. Il contribuente, a quel punto, tra l'infuriato e l'incredulo, ha consultato il proprio commercialista a cui ha affidato l'onere di ottenere una risposta da Equitalia: «Fortunatamente non sono un tipo impressionabile - ha dichiarato M.L. - né soffro di cuore. E sono del tutto sicuro che si tratti di un macroscopico errore. Anche perché se possedessi una cifra del genere non starei certo qui a continuare a lavorare. Ma mi chiedo se chi ha inviato quella cartella si sia reso conto di cosa stesse facendo. Se fosse giunta ad un anziano magari con problemi di cuore? Ora attendo una risposta da Equitalia».

Risposta chè è puntualmente arrivata, attraverso una precisazione inviata al nostro quotidiano:
In riferimento all’articolo “Equitalia, riceve una cartella pazza da infarto”, Equitalia precisa che non c’è stato nessun errore nei confronti del signor M.L. che lamenta di avere ricevuto da parte dell’ente di riscossione una richiesta per 1.127.132 euro e 75 centesimi.
Infatti, come erroneamente riportato nell’articolo, Equitalia non invia “cartelle pazze” e nel caso specifico ha recapitato al signor M.L. un avviso di intimazione  con l’elenco di diversi atti che, nonostante fossero già stati regolarmente notificati al contribuente precedentemente, non sono stati mai pagati. 
Si ricorda che l’avviso di intimazione è un atto previsto dalla legge che consente al debitore, che non ha pagato le cartelle nei termini, di avere ancora cinque giorni di tempo per effettuare il versamento di quanto dovuto  o  di richiedere la rateizzazione delle somme iscritte a ruolo prima dell’avvio delle procedure coattive di riscossione.
Equitalia resta a disposizione del signor M.L. per fornirgli assistenza e per trovare la migliore soluzione possibile alla sua situazione nell’ambito della normativa vigente.


 
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Luglio 2016, 21:48
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