Superenalotto, ecco perché i soldi del jackpot non si possono donare per il terremoto

Superenalotto, ecco perché i soldi del jackpot non si possono donare alle vittime del terremoto
Nelle ultime ore si era parlato della proposta di donare il jackpot del Superenalotto alle vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia ma, purtroppo, l'idea sembrerebbe essere impossibile da attuare.

A lanciare l'appello nel mondo politico ci ha pensato Giorgia Meloni, indirizzando la proposta al Premier Matteo Renzi e al ministro dell'Economia Padoan affinchè i 128,8 milioni di euro dell'attuale jackpot del Superenalotto venissero destinati alla ricostruzione delle zone colpite dal sisma.

Ma come mai la proposta non può essere attuata? Il Superenalotto è un concorso gestito dai privati: dal 1996, infatti, la Sisal S.r.l. è la concessionaria del gioco e responsabile dell'intero concorso a premi.



Ma non finisce qui: la concessione è assegnata al Ministero dell'Economia e delle Finanze ma spetta unicamente alla Sisal raccogliere il denaro e inviarlo all'erario. Per destinare il jackpot del concorso ai territori interessati dal terremoto, bisognerebbe coinvolgere una complessa struttura di concessioni tra Stato e privato (in questo caso la Sisal).

Dunque, la palla passerebbe al privato, la Sisal, che dovrebbe decidere di destinare il montepremi alla ricostruzione dei territori terremotati.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Agosto 2016, 15:35
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