Denise Pipitone, scagionata la sorella. La madre: "Non mi arrendo, voglio la verità"

Denise Pipitone, scagionata la sorella. La madre: "Non mi arrendo, voglio la verità"
Non si arrende la madre di Denise Pipitone, la piccola scomparsa il 1 settembre del 2004 nel trapanese. «Lotterò fino alla morte per arrivare alla verità, perché chi ha fatto sparire la mia bambina è ancora libero», con queste parole Piera Maggio, come riporta Giallo, ha annunciato di non voler gettare la spugna.



Si è tornati recentemente a parlare della drammatica vicenda dopo che la Cassazione ha scagionato definitivamente Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise, per mancanza di prove. Insieme a lei è stata prosciolta anche la madre, ma ci sono delle incongruenze che non convincono la mamma della bimba. Le donne fecero entrare gli investigatori, dopo la scomparsa della piccola, nella casa della vicina e non della loro, presumibilmente, fu detto dall'accusa, per nascondere delle prove.

 «L’imputata ( Jessica Pulizzi, ndr) certamente mentì, ma tali menzogne possono trovare spiegazione, soprattutto avuto riguardo alla immaturità della 17enne e ai risvolti psicologici e familiari della scomparsa di Denise Pipitone, nell’intento di non avere più nulla a che fare con quella indagine e di non volere più essere», questo è quanto stabilito dai magistrati. L'accusa ha sempre sostenuto che la ragazzina fosse gelosa del padre, in modo particolare della relazione con la Maggio che avrebbe quindi così deciso di punire sottraendole la figlia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Aprile 2017, 21:47
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