Costa Concordia, Schettino resta libero.
No all'arresto: "Non c'è pericolo di fuga"

Costa Concordia, Schettino resta libero. No all'arresto: "Non c'è pericolo di fuga"
FIRENZE - Il Tribunale del Riesame di Firenze ha respinto la richiesta di arresto di Francesco Schettino, l'ex comandante della Costa Concordia, naufragata all'isola del Giglio, condannato a 16 anni e un mese di reclusione. L'ordinanza è stata depositata Sabato Santo, alla vigilia di Pasqua, ma la notizia è stata resa nota oggi dall'avvocato Saverio Sanese, nuovo difensore di Schettino. Per i giudici del Riesame non c'è pericolo di fuga. Di parere contrario era la Procura di Grosseto, che aveva reiterato per l'ennesima volta la richiesta, dopo che anche il Tribunale di Grosseto, lo scorso 11 febbraio, in sede di condanna di primo grado aveva respinto la richiesta di arresto immediato.



Schettino: i giudici hanno capito che non voglio fuggire. «Sono contento per questa decisione. I giudici hanno capito che io non voglio fuggire. Io voglio restare in Italia per difendermi». Così Francesco Schettino ha commentato con il suo avvocato Saverio Senese l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze che ha respinto la richiesta di arresto nei suoi confronti.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Aprile 2015, 09:18
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