La direttrice delle Poste sparisce con 1,6 milioni di euro per giocare al Superenalotto

La direttrice delle Poste sparisce con 1,6 milioni di euro per giocare al Superenalotto
CERRETO D’ESI -  Poste Italiane pronte a costituirsi parte civile nell’eventuale processo contro l’ex direttrice di una filiale del Fabrianese sparita con 1 milione e 600 mila euro. Le indagini, coordinate dal pm Rosario Lioniello, non sono ancora giunte al termine, ma Francesco Caio, direttore generale della società, ha già espresso la volontà di partecipare al procedimento penale che vede indagata l’ex dirigente, un tempo residente a Cerreto d’Esi e ora lontana migliaia di chilometri dall’Italia. Una vicenda che ha destato molto scalpore nel Fabrianese soprattutto per l’ingente somma che la donna avrebbe distratto dai conti correnti di un paio di clienti per giocare al Superenalotto, prima di rendersi irrintracciabile. Il sospetto degli inquirenti è che la donna abbia cominciato una seconda vita in qualche remoto paese del Madagascar. L’iter investigativo è quasi giunto alla fine. La Guardia di Finanza ha effettuato nell’ultimo anno una serie di accertamenti che potrebbero portare presto l’ex direttrice sul banco degli imputati. Secondo quanto emerso, a partire dal giugno 2014 fino a gennaio 2015 avrebbe rubato i soldi di almeno due correntisti della filiale di cui era titolare per giocarseli al Superenalotto. Sette mesi in cui avrebbe scommesso in maniera ininterrotta, realizzando operazioni bancarie illecite e prosciugando conti per un valore totale di circa 1 milione e 600 mila euro. Lo scorso gennaio, la conquista del jackpot dopo centinaia di buchi nell’acqua e l’acquisto di un biglietto di sola andata per la meta tropicale. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Settembre 2016, 12:00
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