Il laboratorio, risultato in piena attività da oltre un anno, era dotato di numerose attrezzature e materiale necessario per la realizzazione di calchi e protesi dentarie, alcune già pronte per essere consegnate alla clientela. Al riguardo, la titolare non è stata in grado di fornire alcuna valida documentazione amministrativa e sanitaria e, pertanto, lo studio è stato sottoposto a sequestro, così come le strumentazioni, per un valore di oltre 40 mila euro.
Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno denunciato la responsabile alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere non solo per le violazioni delle specifiche norme che disciplinano l'esercizio dell'attività ausiliaria delle professioni sanitarie, ma, dopo aver ascoltato le testimonianze di alcuni clienti, anche per l'esercizio abusivo della professione medica di odontoiatra.
Alla donna sono state contestate inoltre violazioni delle norme igienico-sanitarie per le pessime condizioni in cui erano tenuti i locali e le protesi, nonché per aver smaltito rifiuti speciali senza le previste modalità.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 20:42
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