Bimbo malato leucemia morto per morbillo, medico: "Fratellini non c'entrano"

Bimbo morto per morbillo, medico: "Fratellini non c'entrano"
MILANO - «I fratellini non c'entrano nulla con il morbillo», che ieri ha stroncato la vita del bambino malato di leucemia ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza. Lo ha detto oggi il professor Andrea Biondi, primario della Clinica Pediatrica del San Gerardo. «I fratellini - ha spiegato Biondi - hanno avuto il morbillo in un secondo momento». Il problema è invece la mancanza dell'immunità di gregge. «Se viene meno - ha detto Biondi - le persone e i bambini più deboli possono pagare un prezzo più alto».

Biondi si dice "devastato, non solo dal sentimento di sconfitta per aver perso il nostro piccolo paziente ma anche perché è stata caricata una famiglia di un peso che è un dramma nel dramma. Provo un dolore grandissimo, fin da stamattina, quando ho aperto i giornali". E' stato scritto che il bimbo sarebbe stato contagiato dai fratelli. "Semplicemente non è vero. La sua unica protezione - ribadisce il medico - sarebbe stata l'immunità di gregge". Ma i tassi di vaccinazione sono scesi pericolosamente in Italia, dove i casi di morbillo dal 1 gennaio sono più di 3000. Il piccolo era stato contagiato a metà marzo, e le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Per un bimbo con la sua patologia "il morbillo è particolarmente insidioso", ricorda l'esperto. Biondi sottolinea infine che l'organismo del bambino era debilitato dalla malattia e dalle cure cui era sottoposto. Anche un'eventuale vaccinazione in questo caso poteva non bastare. "Per lui l'unica difesa era l'immunità di gregge"
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2017, 21:10
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