La morte di Paolo: "Tragedia assurda".
I 99 Posse su Fb: amava i nostri brani

La morte di Paolo: "Tragedia assurda". I 99 Posse su Fb: amava i nostri brani

di ​Nicola Diluiso
BONITO - Silenzio e commozione. Tristezza e pianto. Preghiera e cordoglio. Paolo Barletta, ha ricevuto ieri pomeriggio l’ultimo saluto. La Chiesa di Sant’Antonio a Bonito gremita, in mezzo la bara bianca. Fuori, in rigoroso silenzio tanti altri concittadini. Con loro anche amici universitari.







Dall’altare il sacerdote, sostituto del parroco don Aldo Lanza, nella sua omelia ha parlato di un «evento tragico, indescrivibile per le contingenze in cui si è verificato, per la indiscusse doti morali che hanno contraddistinto l’anima di Paolo, caratterizzandone l’esistenza».



Un ragazzo gioioso, solare, rispettoso, amabile. Una vita spezzata in fretta. La curva della morte – lungo la Statale 90 delle Puglie, in territorio di Grottaminarda, dinanzi la Fontana del Re - il luogo dove ha trovato la morte mentre domenica pomeriggio era in giro con il suo scooter 250. Un impatto terribile contro un camioncino condotto da un uomo del posto. Poi il volo, la fine di una vita. Sotto gli occhi del cugino che era a bordo di un altro mezzo. Una domenica terrificante per il papà di Paolo, Ciriaco, per la mamma Alfonsina Coviello, per la sorella Sarah.



Un giorno tetro per la comunità di Bonito. Che ieri pomeriggio, dando seguito agli attestati di cordoglio manifestati presso l’abitazione della famiglia Barletta – qui la salma è stata trasferita nella serata di domenica -, ha preso parte alla funzione eucaristica, nella Chiesa di Sant’Antonio.



Un funerale durato circa tre ore. Fuori, Antonio Zullo, ex primo cittadino di Bonito, presente al rito funebre confessa, con gli occhi lucidi: «Sembra di vivere un incubo. Personalmente conoscevo molto bene Paolo, così come la sua famiglia. Per diversi anni siamo stati vicini di casa, costruendo un rapporto di reciproca stima. Ripeto, siamo sconvolti».

Le corde degli animi dei concittadini del giovane defunto hanno intonato note di tristezza e di profondo rispetto. L’eco del cruento incidente a scuotere anche la sensibilità dei 99 Posse: «Non conoscevamo Paolo – rendono noto i membri del famoso gruppo musicale napoletano -. I suoi amici scrivono che amava le nostre canzoni. Lo abbracciamo idealmente stringendoci al dolore della famiglia».



Così su facebook lo ricorda Gianna, di Bonito: «Vorrei svegliarmi da questo brutto sogno...... Purtroppo, tu Paolo ora sei un Angelo..... il Nostro Angelo!».



E ancora le condoglianze di Aldo rivolte alla famiglia, ai genitori del centauro, Ciriaco ed Alfonsina: «La perdita di una tanto stimata persona mi ha molto colpito. Le persone come Lui non muoiono per sempre, solo si allontanano. Lo sentirò sempre nel mio cuore. Vi sono vicino nel dolore». Chiara ha postato: «Quando qualcuno se ne va, è sempre un dolore immenso. Ma morire a 23 anni, questo no. Non lo posso accettare. Morire così. Senza un saluto, senza un avviso. E manco lui lo sapeva, nemmeno Paolo sapeva che, su quello scooterone che lui amava tanto, ci avrebbe lasciato la vita ... la sua vita. Quella vita che tanto amava. Quel suo sorriso, sempre pronto ad illuminare i cuori di tutti. Paoletto era così. Era un amico, un fratello. Paolo era solo Amore e non ci credo, non voglio crederci che non ci sia più. Perdere un amico, così, é qualcosa di straziante».



Sulla vicenda sembra che gli inquirenti – i rilievi sono stati effettati dai carabinieri della stazione di Grottaminarda - abbiamo chiuso il cerchio. Le cause dell’incidente mortale da attribuire all’alta velocità con cui procedeva lo scooter. Anche per il medico legale, intervenuto sul posto per un esame esterno del corpo, è stato tutto chiaro. Sul caso interviene anche il sindaco di Mirabella Eclano, Francescantonio Capone, che conosce bene la famiglia Barletta e ricorda anche Paolo «come un ragazzo dal cuore dolcissimo».



«Insieme al sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino ci attiveremo per sollecitare gli enti preposti, tra cui Anas, Regione e forze dell’ordine, a creare le condizioni per mettere in sicurezza questa arteria. Questa strada ha fatto tantissime vittime. Per noi amministratori è imbarazzante registrare queste tragedie».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Ottobre 2014, 09:57