La morte di Marco a Bologna,
i fratelli: "Vogliamo la verità"

La morte di Marco a Bologna, ​i fratelli: "Vogliamo la verità"

di ​Marco La Carità
Ariano attende la salma di Marco Graziano, il giovane ingegnere meccanico morto a bordo di una potente Suzuki in uno scontro frontale in provincia di Bologna sul Passo della Futa, nel comune di Pianoro.



È toccato ai fratelli Paolo e Luca il riconoscimento del corpo nell’obitorio del cimitero storico monumentale di Bologna, un momento di dolore profondo per loro che hanno dovuto sbrigare anche le procedure burocratiche per il rilascio della salma.

Decisione che la Procura del capoluogo emiliano prenderà nelle prossime ore.



Paolo, stimato avvocato, con la collaborazione di un collega penalista del posto, ed il fratello Luca, promotore finanziario, hanno avuto un colloquio con il magistrato che ha visionato le carte del fascicolo consegnato dai carabinieri di Pianoro, intervenuti sul posto per ricostruire la dinamica dei fatti. Il magistrato della Procura di Bologna dovrebbe disporre in giornata l’ispezione esterna e gli esami tossicologici, chiesti anche dalla famiglia Graziano, per fugare qualsiasi dubbio sulla dinamica dell’incidente. Sembra esclusa l’autopsia.



In corso di definizione la dinamica dell’incidente: uno dei due motociclisti ha perso il controllo del mezzo mentre percorreva, poco dopo mezzogiorno di domenica, la strada provinciale della Futa, fra Livergnano e Pianoro Vecchio. Il contatto tra i due è avvenuto proprio a ridosso della linea di mezzeria. Nessuno è riuscito ad evitare l’impatto. Sul selciato non ci sono nemmeno segnali evidenti di frenata. I corpi sono stati scaraventati a terra a seguito dell’urto tremendo per diversi metri. Entrambi i centauri sono morti sul colpo.



A dare notizia della tragedia un altro motociclista di passaggio che si è trovato di fronte ad una scena raccapricciante. Immediato l’intervento dei sanitari del 118 che, giunti sul posto, hanno potuto constatare solo il decesso. Ieri in quelle curve della provinciale tanto amata dai motociclisti per il panorama suggestivo ci sono stati anche i fratelli Graziano per un sopralluogo.



E il fratello Luca, con la voce rotta dal pianto dice: «Serve a poco venire qua sopra perché Marco non c’è più, ma almeno si ricostruisce un po’ la verità». Nessuno ha potuto raccontare cosa sia successo, nessuno ha visto qualcosa. Rimane allora il dubbio stringente: chi dei due ha osato di più? Un interrogativo cui è difficile dare una risposta.

Sta di fatto che Marco Graziano e Lino Lelli, 57 anni, del posto, si sono incrociati per un attimo, un attimo che è risultato fatale.



Una manovra errata, unita all’alta velocità, un guasto meccanico forse allla base dello scontro tra l’Aprilia nera e la Suzuki in una curva non particolarmente impegnativa per la guida.



Un atroce scherzo del destino che ha spezzato all’unisono due vite creando un eco di dolore che dal passo della Futa è arrivato direttamente ad Ariano, dove vive quasi tutta la famiglia Graziano, e la fidanzata di Marco. Il dolore ha segnato per sempre gli anziani genitori, i fratelli e le sorelle. Il fratello Luca: «Quando abbiamo ricevuto la notizia siamo caduti nel profondo degli abissi. Non ci credi, ma poi fai i conti con la triste realtà».

Sul Tricolle chi conosceva Marco, ancora non ci crede. Il giorno dopo la tragedia però il dolore si è cristallizzato per sempre nei cuori dei familiari. Marco viveva in provincia di Bologna da qualche anno, terra che conosceva bene anche per i suoi studi universitari.



Era ingegnere alla Eldor, un’azienda italiana che progetta e produce componenti e sistemi elettronici ad elevata tecnologia anche per la Maserati. Una passione profonda per la meccanico. E fatale è stata l’ultima «piega» in quella doppia curva maledetta con la sua Suzuki che prendeva sempre nei giorni liberi. Quando incontrava gli amici ad Ariano amava parlare con competenza di Formula Uno e Moto Gp. La data dei funerali dopo il rilascio del corpo da parte dell’autorità giudiziaria. Toccherà al vicario don Antonio Blundo trovare parole di conforto per i familiari distrutti da una tragica morte.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Ottobre 2014, 09:58