Spia la moglie pure in bagno e in camera
da letto. Sottufficiale finisce nei guai

Spia la moglie pure in bagno e in camera da letto. Sottufficiale finisce nei guai
ANCONA - Dai pedinamenti agli Sms provocatori in cui l'ex marito invitava a fare sesso anche con i suoi amici, dagli insulti alle microcamere piazzate in bagno e al registratore appiccicato sotto un comodino per sorprendere la moglie con un fantomatico amante.
Sarebbe stata una vera e propria persecuzione dettata dalla gelosia quella che, secondo quanto ha raccontato ieri la stessa parte offesa al processo ad Ancona, dovette subire una quarantunenne residente nel capoluogo.
Le sue denunce hanno fatto finire alla sbarra l'ex marito, 40 anni, sottufficiale della Marina Militare, per l'accusa di stalking davanti al giudice monocratico Paolo Giombetti. L'imputato respinge gli addebiti, sostenendo di non essere responsabile dei fatti contestati.
Ieri la donna, parte civile tramite l'avvocato Andrea Bordoni, ha ripercorso in aula la vicenda. Dopo vent'anni di relazione e nove di matrimonio, nel 2009 i due si erano separati. In due occasioni, ha raccontato, lui l'avrebbe anche "picchiata con una ciabatta di legno e presa a calci". Relazione interrotta ad ottobre 2009 ma, per la necessità di reperire un altro alloggio, la donna aveva proseguito la convivenza con il militare per qualche mese.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Marzo 2016, 09:09
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