La sedicenne a fine ottobre andò dai carabinieri:
"Voglio andare via da casa e vivere con Antonio"
In quelle stesse ore, non sapendo dove la figlia fosse finita, Roberta Pierini e Fabio Giacconi si erano recati in Questura: è stato quel giorno che il maresciallo dell'Aeronautica militare e la moglie sono venuti a conoscenza dei trascorsi con la giustizia del padre di Antonio, Carlo Tagliata. Dal quel momento avrebbero cominciato a far pressione sulla figlia perché troncasse quella relazione sentimentale, in un primo tempo accettata.
Il questore di Ancona Oreste Capocasa dice che comunque i genitori della ragazza «non presentarono alcuna denuncia o diffida nei confronti del 18enne». In quelle stesse ore, disperato per il precipitare della situazione, afferma l'avv. Bartolini, Antonio avrebbe tentato di buttarsi dalla finestra di casa sua.
La convivenza fra i due fidanzatini in casa di Antonio, in corso Amendola ad Ancona, era iniziata a metà dello scorso settembre, ma si era interrotta dopo una ventina di giorni. Carlo Tagliata, il padre di Antonio, riferisce il difensore del ragazzo, l'avv. Luca Bartolini, telefonò a Roberta Pierini, la madre della sedicenne, invitandola ad andare a riprendersi la figlia, perché il legame fra i due fidanzati stava diventando troppo ossessivo.
Antonio avrebbe dato in escandescenze, mettendosi a dare testate contro lo stipite di metallo di una porta. Il padre di Antonio possiede una lettera scritta dalla ragazzina in cui la sedicenne descrive i pessimi rapporti con i propri familiari e dice di trovarsi bene invece con i genitori del fidanzato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Novembre 2015, 17:48
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