Nasa: "Nell'oceano della Luna di Saturno la vita è possibile" -Guarda

Nasa: "Nell'oceano della Luna di Saturno la vita è possibile" -Guarda
Arriva l'annuncio. Nei 'mondi oceanici' del nostro sistema solare potrebbe esserci vita. Con una 'notizia straordinaria' la Nasa ha fatto sapere che sotto la crosta di Encelado, una delle lune di Saturno, nell'oceano di acqua liquida che scorre sotto i suoi ghiacci, ci potrebbero essere condizioni favorevoli alla vita.
 


La sonda Cassini ha infatti rilevato in un 'pennacchiò idrotermale tracce di idrogeno molecolare e di anidride carbonica. Secondo gli scienziati, questo processo noto come metanogenesi, determina condizioni per far sopravvivere microbi in ambienti sottomarini profondi sulla terra. I risultati «rappresentano un importante indizio per valutare l'abitabilità di Encelado», e la possibilità quindi che sulla luna di Saturno possano esserci condizioni per la vita.



I nuovi risultati sono arrivati dai dati raccolti dalla sonda Cassini, una missione spaziale che vede insieme Nasa, Esa e Asi partita nell'ottobre del 1997, per raggiungere dopo un viaggio di sette anni il sistema di Saturno.
 


I «nuovi risultati riguardo i 'mondi oceanicì nel nostro sistema solare», raccolti dalla sonda Cassini sono stati frutto dello studio coordinato dallo scienziato Hunter Waite, responsabile del Cassini Ion and Neutral Mass Spectrometer, del Southwest Research Institute, pubblicati su Science. La presenza di idrogeno molecolare, hanno spiegato gli scienziati nella conferenza stampa della Nasa, potrebbe derivare da reazioni idrotermali tra rocce calde e acqua oceanica sotto la superficie ghiacciata della luna di Saturno. Sulla terra lo stesso processo fornisce energia per la vita di interi ecosistemi intorno ai camini termali.
 


La missione Cassini-Huygens, realizzata in collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Italiana, è stata manadata in orbita per studiare Saturno, il suo sistema di satelliti ed anelli con particolare riguardo al satellite Titano. Dopo aver realizzato numerose scoperte, svelando appunto anche l'esistenza di un oceano con attività idrotermale sulla luna ghiacciata Encelado e mari di metano liquido su Titano, la missione Cassini si sta avviando alla sua fase conclusiva, che prevede una sequenza di spettacolari tuffi tra gli anelli del gigante gassoso che avranno termine a settembre 2017.
 


La missione Cassini parla dunque anche italiano. Il colosso aerospaziale Leonardo ha un ruolo di primissimo piano nella missione Cassini-Huygens, avendo fornito il sensore Sru (Stellar Reference Unit), usato per mantenere l'assetto di Cassini durante la sua traiettoria interplanetaria, il canale visibile dello spettrometro Vims (Visible and Infrared Mapping Spectrometer) in orbita attorno a Saturno a bordo di Cassini e lo strumento Hasi, sceso su Titano (Huygens Atmospheric Structure Instrument), realizzati per l'Agenzia Spaziale Italiana.
 


Thales Alenia Space (joint venture tra Thales e Leonardo), prime contractor per la costruzione della sonda Huygens, ha inoltre curato per l'Asi la progettazione e realizzazione dell'antenna ad alto guadagno (Hga-Lga), che assicura tutti i collegamenti da e verso Terra, e del radar multimodo che ha aiutato a comprendere molte particolarità morfologiche di Titano, sviluppato a Roma in collaborazione con la Nasa.
 


ARRIVA NUOVA MAPPA NOTTURNA E INTERATTIVA DELLA TERRA Dagli scienziati della Nasa arriva una nuova mappa notturna della Terra, realizzata grazie al satellite Suomi Npp di Nasa e Noaa. Si tratta di una vista composita delle luci notturne terrestri che offre quella che è finora la più chiara visualizzazione degli insediamenti umani sul pianeta. La nuova mappa, interattiva e consultabile sul sito della Nasa, aggiorna quella rilasciata nel 2012, l'anno dopo il lancio del satellite, nell'ambito del programma National Polar-orbiting Partnership (NPP). L'immagine composta è stata soprannominata «Black marble», in omaggio alla foto «Blue marble» scattata dagli astronauti dell'Apollo 17 mentre erano in rotta verso la Luna. Gli scienziati della Nasa, guidati da Miguel Roman del Goddard Space Flight Center di Greenbelt (Maryland), stanno lavorando da anni allo scopo di fornire immagini notturne della terra sempre più chiare ed accurate e soprattutto di renderle disponibili quasi in tempo reale alla comunità, scientifica e non. La mappa rilasciata oggi mostra tutti gli insediamenti umani sul pianeta 'censitì nel 2016 grazie alla loro illuminazione notturna. Il satellite Suomi NPP osserva quasi ogni luogo della Terra tutti i giorni tra l'1,00 e l'1,30 di notte locali, registrando singole 'strisciatè verticali di 3000 km da Polo a Polo. Il suo strumento principale è il Visible Infrared Imaging Radiometer Suite (VIIRS) che riesce a distinguere i fotoni di luce riflessi dalla Terra in 22 lunghezze d'onda diverse. La principale sfida delle osservazioni satellitari notturne di questo tipo viene dai riflessi generati sia dalla luna, nelle sue varie fasi, che dai fenomeni atmosferici oltre che da mari e fiumi e dalla terra stessa. Il gruppo di Roman ha sviluppato tutta una serie di algoritmi e filtri software per poter 'depurarè le immagini da questi riflessi e anche per scegliere quelle più 'pulitè. «Grazie al VIIRS - spiega Roman sul sito della NASA - adesso siamo in grado di osservare fluttuazioni di luce sulla Terra causate da conflitti, tempeste, terremoti e blackout. Possiamo monitorare attività umane ricorrenti come le festività più importanti, migrazioni stagionali e mutamenti economici con urbanizzazioni e de-urbanizzazioni». «Il fatto che possiamo monitorare e individuare tutti questi differenti aspetti delle attività umane legate alle città è semplicemente sbalorditivo», conclude lo scienziato.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2017, 09:04
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