Ucciso in vacanza a 18 anni, la madre dona
gli organi: "Tutto merito del suo tatuaggio" -Foto

Ucciso in vacanza a 18 anni, la madre dona gli organi
La scritta 'Life goes on' ('La vita continua'), sul tatuaggio che il figlio portava su un braccio, ha fatto capire molte cose ad una madre straziata dal dolore. Ed è questo che ha fatto maturare in lei la decisione di acconsentire alla donazione degli organi.

Il giovane Connor Marshall, di Barry, in Galles, fu ucciso lo scorso anno ad appena 18 anni durante una vacanza con gli amici in un campeggio di Trecco Bay. Trasportato d'urgenza in ospedale dopo un'aggressione, Connor morì dopo quattro giorni di agonia. L'omicida, un 26enne, si costituì qualche mese dopo. A distanza di un anno dal terribile omicidio, la famiglia, che si era inizialmente opposta alla donazione degli organi, ha deciso di assecondare la volontà del figlio.

 



Come riporta Wales Online, in Galles la legge prevede il silenzio-assenso per la donazione degli organi: può essere impedita solo se il cittadino esprime esplicitamente la propria contrarietà. Non è stato però questo il caso di Connor, che a 16 anni decise di prestare il proprio consenso quando firmò tutti i documenti per conseguire la patente di guida. La famiglia, ancora troppo distrutta dal dolore, in un primo momento non volle procedere all'espianto e alla donazione degli organi, ma dopo dodici mesi ha cambiato idea.

«La volontà di mio figlio e quel tatuaggio mi hanno fatto capire che dobbiamo farlo ed essere orgogliosi di lui» - ha spiegato Nadine - «All'inizio ci eravamo opposti perché il dolore era troppo grande, e il suo corpo era già completamente straziato da tutte quelle ferite, ci sembrava uno scempio enorme».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Marzo 2016, 11:51
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