Trump, schiaffo ai giornalisti: "Via Cnn e New York Times dal briefing"

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di Adriano Padua

Dopo le dichiarazioni al vetriolo rilasciate oggi su Obamacare, muro con il Messico e riarmo nucleare, un nuovo ed inedito episodio contribuisce ad alimentare la tensione tra la stampa americana e  il presidente Donald Trump. Il presidente dell'associazione dei corrispondenti della Casa Bianca, Jeff Mason, ha infatti rilasciato una dichiarazione in cui annuncia una «dura protesta» per l'esclusione di alcune testate da un briefing del portavoce presidenziale Sean Spicer. I giornalisti di Cnn, New York Times, Los Angeles Times e Politico sono stati infatti esclusi. I reporter - senza alcun motivo ufficiale - sono stati bloccati prima dell'inizio del punto stampa.

È un Donald Trump a ruota libera, quello salito oggi sul palco della Conservative Political Action Conference (Cpac) nel Maryland. Ne ha per tutti il neo presidente degli Stati Uniti, compreso l'FBI, che sarebbe incapace di scoprire le talpe.

Inoltre Trump ha dichiarato con convinzione che la costruzione del muro al confine col Messico «inizierà presto», senza però fornire ulteriori dettagli. La recente stretta contro l'immigrazione, ha affermato il presidente Usa, serve a «tenere fuori la gente cattiva».



Già questa mattina, via Twitter, Trump si era scagliato contro l'Fbi accusandola di non essere in grado di individuare i responsabili delle fughe di notizie.  Trump è poi entrato nel dettaglio, contestando un articolo delle scorse settimane in cui il Washington Post affermava che nove fonti diverse avevano confermato che l'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale, Michael Flynn, aveva discusso di sanzioni con l'ambasciatore russo: «Nove persone, ma fatemi il piacere, conosco le persone con cui parlano, non erano nove, non credo fossero neanche una o due - ha affermato - ma hanno detto nove, si inventano le fonti, sono tutte disoneste». 
 
«Avremo il più grande esercito della storia americana», ha poi proseguito Trump. «Crediamo nella pace basata sulla forza e così sarà». Nuove azioni contro il terrorismo sono previste nei prossimi giorni. A fine mese scadono infatti i 30 giorni dati dal Presidente ai capi militari per elaborare un piano contro l'Isis.

Non manca la mazzata alla politica sanitaria di Obama: «Cancelleremo e rimpiazzeremo l'Obamacare, che non funziona. Salveremo gli americani da questo disastro consentendo loro di accedere alle cure che meritano». Trump ha toccato anche lo scottante argomento del nucleare: «gli Usa non rinunciano alla supremazia atomica», amplificato dall'annuncio di «nuove spese per rilanciare le forze militari».

In Russia queste dichiarazioni destano già preoccupazione. In attesa di una presa di posizione del Cremlino, a esprimere le preoccupazioni di Mosca è stato il presidente della Commissione Esteri della Duma Leonid Slutzky. Che avverte: «Il dominio di una sola potenza negli armamenti nucleari è inammissibile».

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Febbraio 2017, 21:07
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