"Strage al Bardo prevedibile, Costa Crociere non poteva non sapere"
«La strage era prevedibile», sostengono i legali della famiglia Sesino, gli avvocati dello studio torinese Ambrosio&Commodo Renato e Ludovica Ambrosio, Stefano Bertone e Chiara Gribaudo. «C'erano le informative della Farnesina, alcuni video in cui i terroristi annunciavano azioni contro civili e turisti proprio a Tunisi e un'attentato era stato sventato nella capitale del Paese - ricordano i legali -. Costa Crociere non poteva non sapere del pericolo: quindi o non ha informato i passeggeri dei rischi per profitto o ha peccato di negligenza professionale».
I legali della famiglia di Antonella potrebbero chiamare a testimoniare nel processo a Costa Crociere l'attuale premier Paolo Gentiloni, che all'epoca dei fatti era ministro degli Esteri, ha reso noto uno degli avvocati della famiglia, Renato Ambrosio. «In un'intervista Rai girata poco dopo i fatti, Gentiloni aveva dichiarato che l'attentato era stato annunciato una ventina di giorni prima», ricorda il legale. «Se non riusciamo a recuperare la registrazione - spiega - lo chiameremo a testimoniare».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Marzo 2017, 15:36
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