Addii al nubilato troppo hot: in Spagna arrivano le multe contro gli eccessi

Addii al nubilato troppo hot: in Spagna arrivano le multe contro gli eccessi

di Paola Del Vecchio
Madrid. In principio erano sciami di teenager con le orecchiette di Plaboy e i bikini rosa shocking fuori le terrazze dei bar. Poi sono venuti i branchi di maschietti nudi infilati in enormi falli per cappello e le torve di holligans in mutande e con le bambolone gonfiabili sotto il braccio, che simulano improbabili coiti a ogni piè sospinto, con schiamazzi notturni e ricorrente scempio dell'arredo urbano. Fino a quando qualcuno ha detto basta. Stop al turismo 'macarra', ovvero cafone, ai deliri delle 'despedidas de solteros', gli addii al celibato sfrenati e innaffiati da ettolitri di alcol, dei quali la Spagna con la sua abituale tolleranza e le tariffe low cost è meta privilegiata e prediletta dai 'solteros' di tutta Europa. Dopo la guerra al turismo selvaggio dichiarata da città come Barcellona o località come Lloret del Mar, ora è ostilità aperta agli eccessi pubblici delle ultime notti di libertà prima di salutare lo scapolaggio.

A cominciare è stato il comune di Mojácar, uno degli incantevoli 'pueblos blancos' dell'Andalusia, dove l'amministrazione del Partido Popular ha comminato da luglio una dozzina di multe, fra i 100 e i 300 euro, a single sfrenati, in prevalenza spagnoli ma anche britannici o del nord Europa, andati troppo in là con le celebrazioni. "Se ha intenzione di andare a Mojácar, si assicuri di non usare un abito a forma di pene in strada", ironizza il prestigioso quotidiano economico Financial Time. Ma c'è poco da ridere. La nuova ordinanza municipale che rischia di rovinare l'ultima Fiesta a nubili e celibi prevede sanzioni fino a mille euro per chi non rispetta le regole. Che vanno dalla 'borrachera', l'ubriacatura molesta, ai comportamenti indecorosi, ai rituali umilianti, agli schiamazzi notturni, alle pagliacciate di cattivo gusto, come l'accompagnarsi con bambole gonfiabili o indossare costumi a forma di pene "in spazi a presenza affollata di persone o frequentati di minori". Ma anche mostrandosi "in monumenti o edifici catalogati come protetti, con abbigliamento o costumi che possono attentare alla dignità delle persone, ai sentimenti religiosi o che abbiano contenuto xenofobo, razziale, sessuale, sessista, omofobo", fatte salve le feste del Carnevale. 

E l'esempio di Mojácar è stato seguito a ruota da Cadice, dove il sindaco socialista ha annunciato misure "contundenti" per frenare "comportamenti incivili". Ma anche da città tanto diverse come Tarifa o Salamanca, Logroño in Castilla y Leon, Gijon nelle Asturie o Madrid capitale, a guida di Ahora Madrid la lista civica vicina a Podemos. Se acabó la gran juerga? E' finita la grande baldoria? si interrogano i media a Gijon, dove l'amministrazione del nuovo centro destra Ciudadanos sta ultimando emendamenti all'ordinanza di convivenza cittadina, per "porre un limite alla proliferazione e alle sfrenatezze degli addii al celibato fuori controllo, che proiettano un'immagine negativa della città e interferiscono negativamente nella vita dei residenti". Fuori dal linguaggio burocratico, la città asturiana è ancora sotto choc per la recente morte di un giovane promesso sposo, precipitato dall'hotel dove era alloggiato dopo una notte di bagordi. O anche per la violenza sessuale a una cliente di un altro albergo, che ha avuto per protagonista un invitato a una 'despedida de soltero', poi arrestato.
Le associazioni del settore stimano che lo scorso anno si sono celebrate in Spagna oltre 300mila  feste pre-matrimoniali. E basta una rapida ricerca in Google per verificare l'abbondanza e la varietà dell'offerta per il commiato al nubilaggio o al celibato, una fabbrica di eventi che contribuisce alle cifre record del turismo iberico. Ma molte delle associazioni degli albergatori nelle città comprese nella rotta 'de las despedidas' si sono uniti alle crociate intraprese dai residenti, perchè assicurano che questo tipo di turismo 'tossico' mette in fuga la clientela abituale. A Logroño, ad esempio, i sindacati del settore hanno denunciato la chiusura di stabilimenti come conseguenza del fenomeno. A Madrid, il presidente dell'Associazione di imprese Madrileñe di Agenzie di Viaggi (Aemav), Cesar Gutierres Calvo, si è riunito con i rappresentanti dell'amministrazione comunale per valutare misure contro questi tipi di eventi, che bolla come "pirata, volgari, incivili e insolidali".

Ma nemmeno si tratta di criminalizzare un settore, che contribuisce all'immagine spensierata del 'sol y playa', con divertimentificio assicurato, su cui si fonda la solida industria turistica, che contribuisce per il 12% alla crescita del Pil. Ed è per questo che a Granada, mentre il Comune prepara la stretta per frenare le moleste sfrenatezze negli spazi pubblici e rendere compatibili gli addii al celibato col turismo familiare, l'Associacione degli alberghieri lavora per dare "decoro" alle ultime baldorie dei single. E propone cene riservate ed eventi in hotel rurali, lontani dal centro, con trasporti e privacy assicurati, per non disturbare gli altri turisti e la cittadinanza. Con un migliaio di 'despedidas' l'anno, la città andalusa, grazie alla sua bellezza, ai prezzi economici e alle 'tapas' servite con ogni consumazione, ha fideizzato il mercato degli sfrenati 'sposi imminenti', che poi immancabilmente tornano da maritati, con la famiglia a carico e la testa a posto.

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Agosto 2016, 12:12
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