Siria, l'ultimo tweet della bimba che racconta la guerra: "Quando moriremo parlate di noi"

L'ultimo tweet della bimba siriana: "Quando moriremo parlate di noi"
“Da questa notte non abbiamo più una casa. E’ stata bombardata ed è andata in pezzi. Ho visto persone morte e sono quasi morta anche io”, scrive nell'ultimo tweet Bana Alabed, la bimba di sette anni diventata il simbolo della guerra in Siria. Con il suo account, gestito dalla mamma, ha raccontato gli orrori vissuti dai bimbi di Aleppo e nella foto che accompagna il post appare piena di polvere spaventando i migliaia di followers.
 

Bana chiede a chi la segue di pregare per lei e tutti i civili vittime della guerra tra le forze ribelli e quelle governative appoggiate dai russi che stanno lanciando una pesante offensiva nel tentativo di riconquistare Aleppo. Domenica sera Bana aveva mandato messaggi disperati: “L’esercito è entrato. Questo potrebbe essere l’ultimo giorno in cui possiamo parlare liberamente. Non c’è Internet. Per favore per favore per favore pregate per noi”. E poi: “Ultimo messaggio. Siamo sotto bombardamenti pesantissimi, non possiamo più restare vivi. Quando moriremo, continuate a parlare delle 200mila persone che sono ancora qui. Ciao”.
 

La storia di Bana ha catturato l’attenzione dei media internazionali e della scrittrice J. K. Rowling, che ha ritweettato i suoi post. Per alcuni la sua immagine è fin troppo sfruttata dalla sua famiglia ed è al centro di un'aspra polemica. 
Intanto, la città è sotto bombardamento e negli ultimi giorni migliaia di persone hanno cercato di lasciare la parte orientale per trasferirsi nella calma relativa di Aleppo Est, sotto il controllo del governo. Per farlo devono sfidare le bombe e i cecchini. 
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2016, 12:05
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