Tonight we have no house, it's bombed & I got in rubble. I saw deaths and I almost died. - Bana #Aleppo pic.twitter.com/arGYZaZqjg
— Bana Alabed (@AlabedBana) 27 novembre 2016
Bana chiede a chi la segue di pregare per lei e tutti i civili vittime della guerra tra le forze ribelli e quelle governative appoggiate dai russi che stanno lanciando una pesante offensiva nel tentativo di riconquistare Aleppo. Domenica sera Bana aveva mandato messaggi disperati: “L’esercito è entrato. Questo potrebbe essere l’ultimo giorno in cui possiamo parlare liberamente. Non c’è Internet. Per favore per favore per favore pregate per noi”. E poi: “Ultimo messaggio. Siamo sotto bombardamenti pesantissimi, non possiamo più restare vivi. Quando moriremo, continuate a parlare delle 200mila persone che sono ancora qui. Ciao”.
Difficult afternoon in East #Aleppo pic.twitter.com/OhIxcvZbZj
— Bana Alabed (@AlabedBana) 26 novembre 2016
La storia di Bana ha catturato l’attenzione dei media internazionali e della scrittrice J. K. Rowling, che ha ritweettato i suoi post. Per alcuni la sua immagine è fin troppo sfruttata dalla sua famiglia ed è al centro di un'aspra polemica.
Intanto, la città è sotto bombardamento e negli ultimi giorni migliaia di persone hanno cercato di lasciare la parte orientale per trasferirsi nella calma relativa di Aleppo Est, sotto il controllo del governo. Per farlo devono sfidare le bombe e i cecchini.
Good afternoon from #Aleppo I'm reading to forget the war. pic.twitter.com/Uwsdn0lNGm
— Bana Alabed (@AlabedBana) 26 settembre 2016
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2016, 12:05
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