Londra, la carica sulle spalle e la salva dal rogo del grattacielo: l'incontro con il suo eroe è commovente

Londra, la carica sulle spalle e la salva dal rogo del grattacielo: l'incontro con il suo eroe è commovente
Un pianto liberatorio. Un abbraccio infinito e quella parola ripetuta più volte con un filo di voce: «Grazie». Clarita Ghavimi, 66 anni, sa bene che senza l'aiuto di Luca Branislav non sarebbe riuscita a salvarsi dalle fiamme che hanno divorato la Grenfell Tower. È stato lui che, dopo aver bussato alla sua porta, l'ha caricata sulle spalle trascinandola giù per 11 piani mettendola in salvo.




Quella notte Clarita si era svegliata all'1.30 mentre il fuoco stava iniziando a inghiottire il grattacielo: aveva tentato di aprire la porta di casa per fuggire per bene tre volte prima di essere respinta dalla nube di fumo che aveva avvolto i corridoi. Scoraggiata, Clarita si era rinchiusa in casa attendendo l'arrivo dei soccorritori. Prima che le fiamme arrivassero a suo appartamento, Luca aveva bussato alla sua porta , l'aveva caricata sulla schiena e l'aveva trascinata giù per 11 piani.

Da allora Clarita non ha smesso di cercare Luca per abbracciarlo e ringraziarlo per averla salvata: dopo giorni di ricerche i due si sono incontrati davanti alle telecamere della Bbc, sciogliendosi in lacrime e abbracci rivivendo quei drammatici momenti. «Ho aperto la porta e mi hai afferrato. Non potevo fuggire» ha ricordato Clarita. «Non potevi respirare correttamente - ribatte Luca - Eri completamente sconvolta. Mi sono trovato lì nel momento giusto, in caso contrario chi può saperlo come sarebbe andata a finire». Tra le lacrime Clarita ha continuato a tenere stretto Luca, l'uomo a cui deve tutto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Giugno 2017, 17:10
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