Il cuore si ferma per 45 minuti, poi la mamma resuscita durante il parto cesareo -Foto

Il cuore si ferma per 45 minuti, poi la mamma resuscita durante il parto cesareo e abbraccia la bimba

di Federica Macagnone
Mentre Ruby Graupera-Cassimiro stringe forte la sua piccola, data alla luce il 23 settembre, sa di essere una donna fortunata. Per un soffio i suoi figli rischiavano di crescere senza una mamma, poi la «divina provvidenza» è intervenuta per salvarla e farla tornare in vita dopo che il suo cuore aveva smesso di battere per 45 minuti.







Ruby, 40 anni, si è sottoposta a un parto cesareo poco più di due settimane fa. Taily era appena nata e la donna stava parlando con alcuni parenti quando improvvisamente è svenuta. Secondo i medici del Boca Raton Regional Hospital in Florida, il liquido amniotico è entrato in circolo nel sangue e ha fermato il cuore della donna. Una complicazione rara che normalmente porta alla morte. Ruby è rimasta incosciente per tre ore mentre i dottori tentavano di rianimarla: dopo poco più di due ore il suo cuore ha smesso di battere. I medici sono intervenuti con il massaggio cardiaco e con l'elettroshock ma lei non dava più segni di vita. Pensando di aver fallito, non restava che comunicare alla famiglia la triste notizia: i parenti disperati non potevano credere di aver perso la loro amata Ruby. Nella sala d'aspetto, tra la tristezza della morte e il sorriso mesto per la nascita della piccola Taily, si stringevano per darsi forza. Nella stanza accanto Ruby giaceva apparentemente senza vita quando, per ragioni definite inspiegabili dai medici, il suo cuore ha ripreso a battere.



La donna, già madre di due bimbi e impiegata nelle risorse umane, poco dopo è stata dimessa senza subire danni cerebrali. Ora è a casa per prendersi cura della sua bambina. In questi giorni è tornata in ospedale per ringraziare i medici che hanno contribuito a salvarla. «Io non so perché mi è stata data questa opportunità ma sono molto grata per questo – ha detto Ruby - Dio ha messo le persone giuste al posto giusto».



«È come se fosse resuscitata – ha detto un portavoce dell'ospedale che ha parlato di una sopravvivenza voluta dalla provvidenza divina - Oggi è il ritratto della salute».



Il caso di Ruby, tuttavia, non è unico al mondo. Il 17 marzo 2012, tanto per fare uno degli ultimi esempi, il calciatore del Bolton Wanderers Fabrice Muamba ha avuto un arresto cardiaco in campo mentre si giocava la partita contro il Tottenham: venne sottoposto immediatamente a rianimazione da parte del personale medico e successivamente trasportato all'Heart Attack Center del London Chest Hospital, dove venne ricoverato in condizioni critiche. Il medico del Bolton ha successivamente spiegato che Muamba aveva, sì, ricevuto un intervento repentino ma il suo cuore era rimasto fermo per 78 minuti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Novembre 2014, 09:53