Si sottopone all'aborto ma il piccolo sopravvive: la storia di Jack

Si sottopone all'aborto ma il piccolo sopravvive: la storia di Jack

di Federica Macagnone
Ogni volta che Vicky Harper, 24enne di Caithness, nelle Highlands scozzesi, culla il suo bimbo di quattro settimane, sa che quello che è il figlio che non avrebbe mai voluto: solo un'interruzione di gravidanza finita male ha fatto sì che il piccolo venisse al mondo e che, adesso, la sua mamma accettasse la sua nascita come uno dei doni più grandi che la vita potesse farle.

Vicky, mamma di Ross, 2 anni, e Leyla, 5, è rimasta incinta lo scorso anno dopo aver dimenticato di assumere la pillola anticoncezionale: già in lotta per sbarcare il lunario e con due bimbi piccoli, la donna ha deciso che l'unica soluzione possibile fosse abortire. «Non è stata una decisione facile – ha detto al Mirror - Amo i miei figli più di ogni altra cosa al mondo, ma non avevo la forza per farne un altro».

Anche se il suo compagno Keenan McIvor, 19 anni, un falegname, aveva promesso di sostenerla in tutto, per lei la decisione era presa: avrebbe abortito. «Keenan è venuto con me e mi ha tenuto la mano prima che mi addormentassero – ha continuato – Quando tutto è finito stavo male e nei giorni successivi mi sentivo stanca, stordita e avevo la nausea. Ho avuto già due figli e so come ci sente in gravidanza».

E così Vicky e Keenan hanno comprato svariati test di gravidanza e dopo 15 tentativi la risposta è stata sempre la stessa: era incinta. Nove settimane dopo l'aborto, la donna si è sottoposta a un'ecografia per scoprire che il suo bimbo, senza alcun dubbio, era ancora lì. «Lo avevo sempre saputo, ma quando ho visto muoversi sono scoppiata a piangere – ha raccontato Vicky – Mi sentivo persa. I medici mi dicevano che avrei potuto sottopormi a una seconda interruzione di gravidanza, ma essendo alla 16esima settimana i rischi aumentavano. Ero combattuta. Ma alla fine ho deciso di tenere il mio bambino, nonostante i medici mi avessero detto che, in alcuni casi, i bimbi che sopravvivono a un aborto possono nascere con problemi di salute e deformità». Nonostante le preoccupazioni sulle condizioni di salute di Jack, il piccolo è nato sano e forte a febbraio. Quando lo ha visto, Vicky non ha avuto dubbi: era stata una scelta difficile, ma la decisione di mettere al mondo il suo bambino è stata la più giusta della sua vita.

«Non cambierei la mia scelta per niente al mondo – ha concluso – È un bimbo speciale e lo sarà per sempre. Quando sarà abbastanza grande per capire, gli racconterò ciò che è successo. Non so quali parole userò, gli dirò semplicemente che è sopravvissuto e che lo amo più di quanto potessi solo immaginare».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Marzo 2016, 20:05
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