Charlie, oggi l'ultimo abbraccio dei genitori: "Staccheranno la spina"
Ad annunciarlo sono stati ieri i genitori Connie e Chris, che hanno perso il ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell'Uomo, respinto il 26 giugno scorso: "Abbiamo il cuore completamente spezzato - hanno infatti scritto sulla pagina Facebook #Charliesfight -. Trascorriamo le ultime ore con il nostro bambino. Non ci è permesso di scegliere se nostro figlio vivrà e non ci è permesso di scegliere quando e dove Charlie morirà. Charlie - concludono - morirà sapendo che è stato amato da migliaia di persone, grazie per il vostro sostegno".
I genitori del piccolo Charlie - al quale è stata diagnosticata la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, una patologia che causa un progressivo e inesorabile indebolimento muscolare - si erano appellati alla Corte europea nel tentativo di ostacolare la decisione di staccare il supporto vitale presa dai medici dell'ospedale pediatrico 'Great Ormond Street Hospital', dove il piccolo è ricoverato. I coniugi Gard avevano inoltre avviato con successo una raccolta fondi per il trasferimento del piccolo negli Usa, paese nel quale un medico si era reso disponibile a prendere in cura il bimbo e sottoporlo a una terapia sperimentale.
Tuttavia, secondo la Corte europea qualunque ulteriore trattamento avrebbe danneggiato Charlie, sottoponendolo a "dolore continuo, sofferenza e stress" senza produrre alcun beneficio. Da qui la decisione di porre fine alla vita del piccolo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Giugno 2017, 09:19
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