Parigi, spenta la Tour Eiffel per solidarietà al popolo di Aleppo

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PARIGI - Questa sera la Tour Eiffel resterà spenta questa sera in segno di solidarietà con la popolazione di Aleppo in Siria duramente colpita in questi giorni di guerra: è quanto deciso da Anne Hidalgo, la sindaca socialista di Parigi.



Da due giorni, tuttavia, la torre, visitata ogni anno da milioni di persone, è chiusa per uno sciopero del personale che chiede un aumento salariale. 

Dopo la Tour Eiffel, oggi è stato il palazzo di Montecitorio a rimanere a luci spente, su iniziativa della presidente della Camera Laura Boldrini, «in segno di vicinanza e solidarietà» con la gente «che è ostaggio» nella città siriana. Anche Bruxelles, che ospita in queste ore il vertice dei capi di governo a cui ha partecipato il 'sindacò di Aleppo-Est Brita Hagi Hasan per lanciare il suo appello ad agire, è piombata nel buio e nel silenzio. Per mezz'ora sono state spente le luci della Grand Place, interrompendo lo spettacolo di luci e musica di Natale. L'iniziativa, lanciata da un gruppo di associazioni e di collettivi cittadini, ha ricevuto il sostegno del comune. Domani sarà la volta di Milano, prima con un flash mob con palloncini rossi o bianchi alle 17.30 in piazza della Scala, poi le luci si spegneranno per tre minuti, così come a palazzo Marino.

A New York una piccola folla si è radunata davanti al palazzo di Vetro, mentre in centinaia hanno protestato davanti alle ambasciate di Russia e Iran ad Ankara, accusando i due Paesi di aver violato la tregua e ostacolato l'evacuazione dei civili stremati.
Un centinaio di persone hanno chiesto lo stop immediato delle violenze anche in Montenegro, riunite davanti all'ufficio delle Nazioni Unite di Podgorica. I dimostranti avevano cartelli e striscioni con le scritte in inglese 'Salvate Aleppò, 'Fermate la guerra contro i bambinì. Una manifestazione analoga contro la guerra in Siria si era tenuta ieri a Sarajevo

 

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Dicembre 2016, 20:29
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