Obama al G5 sui migranti: "In Europa basta muri".
La Libia chiede aiuto a Ue e Onu contro l'Isis
di Valeria Arnaldi
Poi, Obama, ha citato il Pontefice: «Papa Francesco ha detto che i profughi non sono numeri, ma sono persone, che hanno volti e storie». E ancora: «Io dico al popolo in Europa, non dimenticate da dove venite: siete tutti un'eredità della lotta per la libertà». Il vertice, durato circa due ore, ha portato sotto i riflettori la questione libica. «Tutti dobbiamo fare di tutto perché il governo al Sarraj abbia successo», ha ribadito Renzi, confermando che «il presidente Obama si è detto disponibile all'impiego di mezzi Nato per bloccare il traffico di uomini e scafisti» nel Mediterraneo.
Per quanto riguarda il nostro Paese, Renzi assicura «un rapporto molto forte con il governo Sarraj», che, «quando avrà da formalizzare le sue richieste troverà nell'Italia un partner sensibile». Le richieste libiche sono chiare: «Nessun intervento militare, ma un accordo come quello Ue-Turchia, che consenta crescita, occupazione, ricostruzione dell'esercito», come ha illustrato il vice presidente del Governo di accordo nazionale, Ahmed Maitig, nella sua visita romana. La prima necessità, però, sono aiuti per la difesa dei pozzi petroliferi. Il G5 ha confermato la volontà dei suoi partecipanti di «portare avanti la stabilizzazione della Libia», dice la cancelliera Angel Merkel, ma non sono state decise misure concrete.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Aprile 2016, 09:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA