Secondo Stofan, le attività scientifiche della Nasa hanno portato a numerose scoperte sorprendenti legate all'acqua negli ultimi anni che «forniscono l'ispirazione per continuare ad indagare le affascinanti possibilità di altri mondi, la vita, e l'universo». «Nel corso della nostra vita, potremo finalmente rispondere alla domanda se siamo soli nel sistema solare e oltre», ha precisato.
Durante il convegno è intervenuto anche Jim Green, direttore del dipartimento di planetologia della Nasa, il quale ha riportato i risultati di un recente studio che ha analizzato l'atmosfera sopra le calotte polari di Marte e ha accertato che oltre il 50% dell'emisfero Nord del pianeta è stato in passato ricoperto da oceani profondi varie miglia. Mentre il collega John Grunsfeld, ex astronauta e amministratore associato del Science Mission Directorate dell'agenzia, ha affermato: «Credo che siamo distanti circa una generazione dal raggiungimento dei limiti del nostro sistema solare, e poi l'obiettivo successivo sarà un pianeta orbitante intorno ad una stella vicina a noi».
La Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) metteranno in campo nei prossimi anni una nuova squadra di satelliti con lo scopo principale di capire dove si 'nascondà l'acqua, e forse la vita.
Juno, Webb e Tess, per esempio, sono alcune delle ambiziose missioni che partiranno per setacciare lo spazio a caccia di tracce di vita. E per svelare i segreti dell'evoluzione dei pianeti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2015, 12:25
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