La modella americana stava lavorando per l'azienda all'Auto Show a New York, come hostess. «Per tre ore ho chiesto il permesso di andare in bagno», ha dichiarato la donna al Daily Mail, dicendo di aver tollerato dei turni molto duri a quell'evento, «quando me lo hanno dato sono corsa per cambiarmi l'assorbente, ma era troppo tardi e la mia divisa si era macchiata». Rachel ha chiesto di poter avere un'altra uniforme spiegando quello che era accaduto, invece le hanno detto di andare a casa e una volta nel suo appartamento ha ricevuto una telefonata: «Mi è arrivata una telefonata in cui mi è stato spiegato che mi era stato detto di andarmene perché avevo le mestruazioni. Mi hanno detto che non volevano li rappresentassi più».
La donna ha così deciso di sporgere denuncia contro la Hyundai ritenendo quello che le era accaduto una gravissima discriminazione.à. La denuncia è stata depositata a Manhattan nei confronti della sua responsabile, colei che di fatto ha preso la decisione, Erika Seifred, e la casa automobilistica. La modella si è detta delusa e accanita nella sua lotta contro la discriminazione subita: «Non siamo dei robot, siamo umani e abbiamo bisogno di usare il bagno, soprattutto quando abbiamo il ciclo. Hanno agito come se non fossimo umani. Non ho intenzione di vergognarmi o di essere rimproverata per avere le mestruazioni».
La casa automobilistica ha spiegato che ha avviato un'indagine interna per capire cosa possa essere accaduto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Giugno 2017, 17:20
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