«La Guardia costiera libica sta conducendo un'operazione di soccorso dell'imbarcazione ma si teme che la maggior parte di coloro che erano a bordo siano morti», riferisce ancora il sito dell'emittente britannica precisando che i naufragi sono avvenuti al largo della città di Zuwara, al confine con la Tunisia. Fonti locali contattate dall'Ansa, nell'annunciare che «barcone carico di migranti è affondato nei pressi di Zuwara», hanno precisato che un «centinaio di migranti sono stati tratti in salvo», circostanza confermata anche da un residente alla Bbc precisando che i sopravvissuti sono stati ricoverati nell'ospedale cittadino.
Le vittime includono migranti da Siria, Bangladesh e diversi paesi dell'Africa sub-sahariana, riferiscono residenti citati dal sito britannico. In serata la Guardia costiera libica aveva reso noto che «almeno dieci» persone sono morte nell'affondamento di un'imbarcazione con 200 migranti a bordo al largo della Libia, riferisce un tweet dell'Afp in parziale contrasto con le cifre Bbc. La raffronto tra 450 migranti a bordo e solo 100 salvati lascia temere 350 vittime, e quindi potenzialmente uno dei naufragi più gravi degli ultimi tempi al largo della Libia (il 5 agosto scorso era affondato un barcone con a bordo oltre 600 persone, almeno duecento delle quali erano finite in fondo al mare).
Nel Canale di Sicilia, l'incidente con il bilancio più pesante resta quello del 18 aprile scorso: circa 700 le vittime, la strage più grave dal dopoguerra.
La Libia, con la sua crisi interna che spacca il paese vari pezzi e favorisce l'infiltrazione dell'Isis, è terra da cui salpano molti barconi allestiti dai trafficanti di esseri umani grazie proprio alla carenza di controlli provocata dall'instabile situazione. Zuwara è notoriamente un punto da cui salpano molti i barconi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Agosto 2015, 17:07